Comando Comandi

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Comando Comandi (Pieve Santo Stefano, 1411Firenze, 1475) è stato un insegnante italiano, pubblico e privato, presso lo Studio Fiorentino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Simone Comando e di Cristofana, nacque nel 1411 a Valsavignone, frazione di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo.[1] Esercitò l'insegnamento a Firenze tra il 1430 circa e oltre il 1475 e tra i suoi allievi più famosi vi fu il filosofo e umanista Marsilio Ficino. Di lui si hanno notizie dalle lettere indirizzate a Lorenzo il Magnifico da Marsilio Ficino e da suo nipote Filippo da Valsavignone [2] segretario di Piero di Cosimo. Altre notizie si hanno dai documenti dello Studio Fiorentino. Comandi iniziò l'insegnamento molto giovane intorno al 1430.[3] Dai documenti dello Studio Fiorentino risulta un incarico d'insegnamento di grammatica per l'anno 1450-51 e successivamente per il triennio 1457-60. La stima di Marsilio Ficino per il suo vecchio insegnante è dimostrata anche dalla lettera in cui raccomandava Comando a Lorenzo: «Maestro Comando ha tenuta scuola in Firenze anni 46, et molti suoi discepoli sono venuti huomini degni. Io sono intra discepoli suoi; bene che non so se io gli fo honore».[4] Anche Filippo da Valsavignone[5] raccomanda a Lorenzo lo zio in una lettera del 16 maggio 1475.[6] Dagli archivi cittadini si è saputo che Comandi sposò una vedova nel 1472. Morì il 16 Settembre 1475 e fu sepolto nella chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivio di Stato di Firenze: Catasto Fiorentino del 1427
  2. ^ https://sites.google.com/view/valsavignone-bulciano-fratelle/una-famiglia-di-valsavignone-nel-rinascimento/lettere-di-filippo-da-valsavignone-e-lorenzo-il-magnifico
  3. ^ Il Ficino scrive a Lorenzo nel 1475 dicendo che era stato insegnante per 46 anni
  4. ^ Arnaldo della Torre, Storia dell'Accademia Platonica, Firenze, 1902
  5. ^ Filippo da Valsavignone fu per alcuni anni segretario privato di Piero di Cosimo vivendo nel Palazzo dei Medici di Via Larga. Ebbe, oltre a Piero, familiarità con altri componenti della famiglia medicea come Cosimo, Lucrezia Tornabuoni, moglie di Piero, e fu tra i primi educatori di Lorenzo e Giuliano. Nel 1469 dovette abbandonare improvvisamente Piero di Cosimo avendo ferito mortalmente Cherubino degli Alberti.
  6. ^ Archivio di Stato di Firenze: Mediceo Avanti il Principato
  7. ^ Archivio di Stato di Firenze: Medici e Speziali 246

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]