Clinohumite

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Clinohumite
Classificazione StrunzVIII/B.04-40
Formula chimica(Mg,Fe2+)9(SiO4)4(F,OH)2
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino[1][2][3][4]
Classe di simmetriaprismatico[3][4]
Parametri di cellaa = 13,71, b = 4,755, c = 10,29[3][4]
Gruppo puntuale2/m[3][4]
Gruppo spazialeP 21/c[3][4]
Proprietà fisiche
Densità6,17-3,35[1][3] g/cm³
Durezza (Mohs)6[1][3][4]
Sfaldaturapoco evidente[1], povera secondo {001}[3]
Fratturafragile[3], concoide[3]
Coloresimile a quello dell'humite[1], rosso scuro[2], aranciato[2][3], bianco[3], giallo[3], marrone[3], marrone rossastro[3]
Lucentezzavitrea[3]
Opacitàda trasparente a traslucido[3]
Strisciobianco[3]
Diffusionerara[1]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La clinohumite è un minerale (nesosilicato[1]) appartenente al gruppo dell'humite[1].

Il nome deriva da quello dell'humite e dal fatto che questa pietra appartiene al sistema monoclino[3][4].

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

In particolari vene calcaree entro rocce serpentinose, associata a clorite, olivina e magnetite[1]. Entro le peridotiti[2].

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

In granuli, noduli e masserelle o polvere aranciata[2].

Caratteristiche chimico-fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Carlo Maria Gramaccioli, Francesco Demartin e Matteo Boscardin, Come collezionare i minerali dalla A alla Z, 30capitolo=VIII. Silicati, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, p. 655.
  2. ^ a b c d e E. Artini, Classe VI. Sali ossigenati, in I minerali, sesta edizione riveduta e ampliata, Milano, Ulrico Hoepli editore, 1981, p. 474, ISBN 88-203-1266-2.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x (EN) Clinohumite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 28 aprile 2021.
  4. ^ a b c d e f g h i (EN) Clinohumite mineral information, su mindat.org. URL consultato il 28 aprile 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia