Claudio Buezas

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Claudio Buezas
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 179 cm
Peso 90 kg
Rugby a 15
Ruolo Tre quarti centro
Ritirato 2011
Carriera
Attività di club[1]
1995-1997 Patoruzú
1997-2005Hindú
2003 Otorohanga
2006-2008Amatori Catania20 (30)
2008-2011 Patoruzú
Attività da allenatore
2009- Patoruzú

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 5 febbraio 2012

Claudio Buezas (Buenos Aires, 27 giugno 1976) è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 argentino.


Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Buezas crebbe nelle giovanili del Patoruzú, club di Trelew in Patagonia, con il quale esordì anche in prima squadra nel proprio campionato provinciale[1]; a 21 anni, nel 1997, tornò a Buenos Aires ed entrò nell'Hindú in cui militò, salvo una parentesi neozelandese nel 2003 all'Otorohanga[2].

Con l'Hindú si aggiudicò un campionato dell'Unión de Rugby de Buenos Aires e tre Nacional de Clubes, l'ultimo dei quali, nella sua ultima stagione al club, con un suo significativo apporto nel punteggio in finale (una meta)[3].

Nel 2006 si trasferì in Italia all'Amatori Catania, di cui nella stagione successiva divenne capitano[1]; dopo la retrocessione del club, messi da parte i propositi di ritiro[4], tornò in Argentina al Patoruzú, di cui divenne giocatore-allenatore; nel 2011 si ritirò definitivamente dall'attività agonistica[4].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ES) Intento seguir el ejemplo de Nico, in Rugby Fun, 3 marzo 2008. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2008).
  2. ^ (ES) Entrevista a Claudio Buezas [collegamento interrotto], in Rugby Fun. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  3. ^ (ES) Hindú tuvo su revancha en el Nacional de Clubes [collegamento interrotto], in La Nación, 26 novembre 2005. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  4. ^ a b (ES) Colgó los botines con una sonrisa, in Diario Jornada, 9 maggio 2011. URL consultato il 5 febbraio 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]