Cittadina di seconda classe

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Cittadina di seconda classe
Titolo originaleSecond Class Citizen
AutoreBuchi Emecheta
1ª ed. originale1974
1ª ed. italiana1987
GenereRomanzo
SottogenereAutobiografia
Lingua originaleinglese
AmbientazioneNigeria, Londra
ProtagonistiAdah

Cittadina di seconda classe è il secondo romanzo di Buchi Emecheta, scritto nel 1974.

Racconta la storia di Adah, una donna nigeriana ed è considerato un romanzo dalla fortissima connotazione autobiografica: le vicende della protagonista infatti, rispecchiano quelle della vita dell'autrice. La narrazione avviene in terza persona, come se Adah fosse l'alter ego di Buchi Emecheta: è stato interpretato come un tentativo di distacco dal personaggio, come se il rapporto con sé stessa fosse per l'autrice troppo difficile e turbolento per affrontarlo in modo diretto.

Struttura narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo segue un ordine piuttosto cronologico e si può suddividere in tre sezioni.
La prima descrive Adah da piccola in Nigeria, poi il viaggio verso l'Inghilterra per raggiungere il marito e l'arrivo a Londra. Racconta del matrimonio e della voglia della protagonista di intraprendere gli studi universitari. Ha un tono piuttosto fiabesco, in cui riecheggiano il fascino e la magia della natura, anche se è già espressa l'attrazione nei confronti della capitale inglese.
La seconda parte narra la vita a Londra con il marito: è un'esistenza marcata dalla povertà e dalla miseria. Adah si rende presto conto di appartenere allo strato più basso della società. I protagonisti si muovono sullo sfondo di una città già multietnica.
La parte conclusiva del romanzo è incentrata sull'emancipazione della protagonista. Adah lotta per la salute dei figli. Culmina con il manoscritto bruciato e con il divorzio: entrambi simboli della sua ritrovata libertà.

Temi generali[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte di questa opera è ambientata a Londra. La capitale inglese in cui si muovono i personaggi è quella delle nuove mode, della rivoluzione in ambito musicale, ma la città non è descritta dalla protagonista. La modernità della metropoli non appare minimamente: la Londra di Adah è quella della povertà e dell'indigenza delle persone di colore. Il romanzo infatti si inserisce nell'epoca di immigrazione che ha caratterizzato il Regno Unito dal 1948 (anno del famoso Nationality Act) al 1971 (anno della chiusura legislativa), senza comunque descrivere elementi marcati di razzismo.

L'enfasi sul personaggio è particolare: attraverso la caratterizzazione di Adah, la scrittrice descrive sé stessa, descrive la condizione di una donna africana che vuole riuscire a conciliare, nella sua vita in un paese lontano ed a tratti ostile, la libertà con la sua condizione di madre (che Adah non rifiuta mai) e con quella di scrittrice. Il processo di emancipazione che porterà la protagonista verso l'integrazione, si svolge con una certa continuità dal suo arrivo in Inghilterra e ruota principalmente attorno a due elementi della sua vita: il lavoro e la scrittura. Adah lavora in una biblioteca, come faceva anche in Nigeria, e questo tipo di impiego la risolleva dalla condizione di molti altri immigrati, che, al contrario di lei, non possedevano un'istruzione. Trova nella scrittura una forma di liberazione: le sue esperienze diventano il soggetto delle sue composizioni e, in quest'ottica, il gesto finale del marito, che distrugge bruciandolo il suo manoscritto, non è altro che un atto di violenza, di negazione della sua libertà di parola. È in questo atto che trova la forza di divorziare.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]