Chinaldina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chinaldina
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
2-metilchinolina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC10H9N
Massa molecolare (u)143,19 g/mol
Numero CAS91-63-4
Numero EINECS202-085-1
PubChem7060
SMILES
CC1=NC2=CC=CC=C2C=C1
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,058 g/cm3
Temperatura di fusione&minus 2 °C
Temperatura di ebollizione248 °C
Indicazioni di sicurezza
Frasi H302 - 312 - 319
Consigli P264 - 270 - 280 - 301+312 - 302+352 - 305+351+338 - 312 - 322 - 330 - 337+313 - 363 - 501 Scheda ECHA

La chinaldina, sistematicamente 2-metilchinolina, è un composto chimico eterociclico. È costituito da uno scheletro di chinolina, che viene sostituito nella posizione 2 con un gruppo metilico.

Estrazione e sintesi[modifica | modifica wikitesto]

La chinaldina si trova a circa lo 0,2% nel catrame di carbone e può essere ottenuta da esso mediante processi adatti. La chinaldina viene trasferita alla frazione metilnaftalenica insieme alla chinolina e all'isochinolina quando il catrame viene distillato. Dopo l'estrazione con acido solforico, la chinaldina viene separata da questi mediante precipitazione con ammoniaca .

La chinaldina può essere ottenuta sinteticamente mediante una sintesi di Skraup da anilina e paraldeide o crotonaldeide[1]

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

La chinaldina viene utilizzata per produrre coloranti come il pinacianolo, il giallo di chinolina o il rosso di chinaldina. È stato dimostrato che il solfato di chinaldina può essere utilizzato come anestetico per il trasporto di pesce.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Gerd Collin e Hartmut Höke, Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Wiley-VCH Verlag GmbH & Co. KGaA, 15 giugno 2000, pp. a22_465, DOI:10.1002/14356007.a22_465, ISBN 978-3-527-30673-2. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  2. ^ (EN) George C. Blasiola, Quinaldine sulphate, a new anaesthetic formulation for tropical marine fishes, in Journal of Fish Biology, vol. 10, n. 2, 1977-02, pp. 113–119, DOI:10.1111/j.1095-8649.1977.tb04048.x. URL consultato il 6 febbraio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia