Chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli

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La chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli, è una chiesa di Roma, nel rione Monti, in piazza Magnanapoli.

Storia

Questa chiesa venne costruita tra il 1628 e il 1641 dall’architetto Giovanni Battista Soria come luogo di culto di un monastero femminile domenicano, che già esisteva fin dal 1574. Così l’Armellini racconta:

«Il pontefice Gregorio XIII donò alle Terziarie fondate da s. Caterina da Siena che abitavano una casa a s. Chiara, scudi 7000, con la quale somma unita a quella ricavata dalla vendita della casa in s. Chiara, ed ai 3500 scudi offerti alle monache da Porzia Massimo, poterono ridurre il palazzo ed altre case attigue a piccolo monastero; ed il 12 ottobre 1574 colla benedizione del suddetto sommo pontefice vennero quivi ad abitare le suddette Terziarie; poi nel 1620 trovandosi cresciute di numero, l’angusto locale non fu più loro sufficiente e dovettero comprare altra parte del palazzo del duca Camillo Conti per la somma di scudi 1800. Finalmente da Urbano VIII il 24 febbraio 1628 ebbero le religiose il permesso di fabbricare la chiesa. Dunque detta chiesa fu fabbricata nel 1628.»

Sull’origine del nome “magnanapoli” diverse sono le teorie, riportate ancora dall’Armellini:

  • esso potrebbe derivare da balnea Pauli, stazione termale romana attestata nella zona; per corruzione il nome sarebbe passato da balnea Pauli a balneapolim, a valneapolis, a valneanapolis, a bagnanapoli e finalmente a magnanapoli;
  • un’altra ipotesi è legata al luogo dove sorgevano le torri e fortilizi dei Colonna, grandi connestabili di Napoli, titolo che si doveva leggere negli epitaffi del loro palazzo con la formula Magnus Neapolis Connestabilis da cui magnanapoli;
  • infine, la terza ipotesi farebbe derivare il nome da bannum nea polis, una fortezza militare di origine bizantina, che sarebbe altresì all’origine del nome di tutta la zona circostante la chiesa, cioè contrada militarium, da cui forse anche il nome della Torre delle Milizie, un tempo inglobata nel monastero adiacente la chiesa.
Melchiorre Caffà, Estasi di Santa Caterina, Roma, Chiesa di Santa Caterina da Siena a Magnanapoli

L’interno della chiesa si presenta ad unica navata con tre cappelle per lato. Nella volta vi è l’affresco di Luigi Garzi del 1713 raffigurante la Gloria di santa Caterina. Nel presbiterio è posta l’Estasi di santa Caterina, un tempo attribuita erroneamente al Bernini, ma in realtà di Melchiorre Caffà.

La zona dove è situata la chiesa ha subito due importanti modifiche nell’ultimo secolo. Appena dopo l’unità d’Italia venne aperta la via Nazionale e questo comportò un abbassamento notevole del livello stradale, facendo scomparire del tutto la piazza antistante la chiesa, ed obbligando a creare una doppia scalinata di accesso al luogo sacro; e negli Anni Venti del XX secolo, per dare maggior risalto alla Torre delle Milizie e ai Mercati traianei, fu demolito quasi completamente il monastero che affiancava sulla destra la chiesa e che inglobava quegli antichi edifici. Sotto la scala di accesso alla chiesa è stata creata una cripta dedicata ai caduti romani delle due guerre mondiali.

Bibliografia

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