Chiesa di Santa Caterina Martire (Ferrara)
Chiesa di Santa Caterina Martire | |
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Convento di Santa Caterina Martire, in piazzetta Dosso Dossi a Ferrara | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Ferrara |
Coordinate | 44°50′30.1″N 11°37′12.42″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Caterina |
Inizio costruzione | antecedente il 1208[1] |
La chiesa di Santa Caterina Martire, anche chiamata Le Martiri, si trova nella zona di via Roversella e via Dosso Dossi a Ferrara, ed è legata all'omonimo convento. La chiesa è stata sconsacrata e il convento è stato seriamente danneggiato dal sisma del 2012.[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il luogo di culto con dedicazione a Santa Caterina e il suo monastero vennero edificati in epoca non definita ma antecedente il 1208.[2] Il 17 febbraio 1525 nelle sue vicinanze venne giustiziato un certo Domenico Roversella, reo di bracconaggio nelle riserve ducali.[2]
La chiesa venne soppressa in tempi successivi. Al suo interno conservava importanti affreschi quattrocenteschi che in parte vennero asportati e trasferiti su tela e in parte andarono perduti a causa del degrado.[2] Tali opere sono state oggetto di approfondimento durante un convegno tenuto a Ferrara nel 2017.[3]
Dopo i gravi danni provocati dal terremoto dell'Emilia del 2012 il convento di Santa Caterina Martire è divenuto oggetto di opere di messa in sicurezza e restauro iniziate nel 2019.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il sito della chiesa e del monastero si trova nella parte rinascimentale della città di Ferrara, quella che è entrata nel tessuto urbabo cittadino con l'Addizione Erculea della fine del XV secolo anche la sua costruzione risale ad epoca anteriore, quando l'area si trovava a nord della cinta muraria dell'epoca. A breve distanza si trova il palazzo dei Diamanti e corso Biagio Rossetti è vicino. La struttura non ha più una funzione religiosa ma è sede di un istituto scolastico. L'edificio della chiesa viene utilizzato come palestra.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Benati e Samaritani, p. 56.
- ^ a b c d Gerolamo Melchiorri, p. 129.
- ^ a b artecultura.
- ^ Al via interventi post sisma nell'ex convento di Santa Caterina, su ferrara24ore.it. URL consultato il 19 dicembre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-88-89248-21-8.
- Amedeo Benati; Antonio Samaritani, La chiesa di Ferrara nella storia della città e del suo territorio, secoli IV - XIV, Ferrara, Corbo, 1988, ISBN 9788885668379, OCLC 1184540888.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Caterina Martire
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nell’età di Bononi. La cultura figurativa a Ferrara tra gli Este e la Legazione (1590-1630), su artecultura.fe.it. URL consultato il 19 dicembre 2020.