Chiesa di Sant'Apollonia (Ferrara)
Chiesa di Sant'Apollonia | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Ferrara |
Indirizzo | via XX settembre 118 ‒ Ferrara (FE) |
Coordinate | 44°49′39.12″N 11°37′36.38″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Sant'Apollonia |
Arcidiocesi | Ferrara-Comacchio |
Architetto | Francesco Mazzarelli |
Inizio costruzione | XV secolo |
Completamento | 1662 (ricostruzione) |
La chiesa di Sant'Apollonia è un edificio religioso sconsacrato a Ferrara che è stato eretto nel XV secolo poi ricostruito nel 1612. La sua sconsacrazione è avvenuta attorno al 1983 e sino a quel momento è stata una chiesa sussidiaria della parrocchiale di Santa Francesca Romana.[1][2] Si trova in via XX Settembre.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione del primo piccolo edificio fu voluta dalla confraternita della Morte (o dei Battuti Neri) nel XV secolo. Oltre due secoli più tardi, nel 1612, venne riedificata, come oratorio, con forme ampliate e rispettando una pianta classicheggiante ottagonale.
Nuovamente, nel 1662, venne ingrandita, grazie ad un lascito, ed assunse le dimensioni che ci sono pervenute grazie all'intervento progettuale di Francesco Mazzarelli.[1] Durante il periodo dei lavori di ampliamento e ricostruzione fu affidata ai frati francescani del terzo ordine.[3] Il 16 marzo 1693, dopo l'avvenuta ricostruzione, venne benedetta.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il portale della chiesa, sino al 1839, apparteneva alla demolita chiesa dello Spirito Santo. Questa era stata costruita fra il 1616 e il 1625 poi sconsacrata, utilizzata anche come magazzino e il suo portale venne donato al comune di Ferrara che lo fece sistemare sulla facciata classicheggiante del tempio.[4]
Attorno al 1924 la chiesa del Buon Amore fu demolita e la Madonna del Bastione, che vi si trovava, fu trasferita in Sant'Apollonia. Era arricchita da un organo settecentesco opera di Domenico Fedeli. La pianta ottagonale della sua sala è caratteristica e l'ha resa un monumento unico nella città estense.[2]
Utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa è rimasta chiusa sin dal 1975 e pochi anni dopo è stata sconsacrata. Per un certo periodo è caduta in un grave stato di abbandono e degrado sino a quando è rientrata in un progetto di restauro e riqualificazione per l'utilizzo dei suoi interni come nuovo spazio espositivo del vicino museo archeologico nazionale di Ferrara.[5][6]
Leggenda di Buonmercato
[modifica | modifica wikitesto]Sotto uno degli altari è custodito il corpo del chierico Buonmercato ucciso nel 1378 e un tempo venerato come santo trasferito dalla soppressa chiesa di S.Vito nel 1909.[7][8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gerolamo Melchiorri, p. 159.
- ^ a b c Mario Enrico Cavallari, pp. 113-115.
- ^ Alessandro Roveri, p. 124.
- ^ Giorgio Franceschini.
- ^ Santa Apollonia diventerà un nuovo spazio culturale, su lanuovaferrara.gelocal.it, la Nuova Ferrara. URL consultato il 20 marzo 2020.
- ^ Andrea Alberti, pp. 69-72.
- ^ G. Medri ."Chiese di Ferrara nella cerchia antica" p. 205 Ed. Banca del credito agrario 1967.
- ^ M.A. Guarini. "Compendio Historico..." Ferrara, 1621.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Alessandro Roveri, Ferrara città europea: storia politica e civile dalle origini ai giorni nostri, Ferrara, Este edition, 2000, SBN IT\ICCU\FER\0181191.
- Andrea Alberti [et al.], S. Antonio in Polesine: archeologia e storia di un monastero estense, a cura di Chiara Guarnieri, Firenze, All'insegna del giglio, 2006, ISBN 88-7814-496-7, SBN IT\ICCU\UFE\0735296.
- Mario Enrico Cavallari, La chiesa di S. Francesca Romana tra fabbrica e storia nella Ferrara dell'addizione di Borso d'Este (PDF), Ferrara, Parrocchia di Santa Francesca Romana, 1995, SBN IT\ICCU\FER\0136624.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Sant'Apollonia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Franceschini, I marmi che camminano, su rivista.fondazionecarife.it. URL consultato il 19 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2019).
- Ferrara riscopre un pezzo di se stessa (PDF), su ferrariaedecus.it, Ferrariae Decus. URL consultato il 19 marzo 2020.