Chiesa di San Giacomo Maggiore (Ferrara)

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Chiesa di San Giacomo Maggiore
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàCasaglia (Ferrara)
Indirizzovia Ranuzzi, 105
Coordinate44°54′06.18″N 11°32′22.4″E / 44.901717°N 11.539556°E44.901717; 11.539556
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Giacomo Maggiore
Arcidiocesi Ferrara-Comacchio

La chiesa di San Giacomo Maggiore è la parrocchiale di Casaglia, frazione di Ferrara. Appartiene all'arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e risale al XV secolo.[1][2][3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa nella piccola località di Casaglia, posta a nord ovest della città di Ferrara, venne eretta per volontà di Borso d'Este nel 1460. Nel territorio vicino venne edificato anche un casino da caccia e una delle Delizie estensi, la delizia di Diamantina[5].[1][2]

Venne consacrata nel 1461.[4]

In epoche successive divenne proprietà di famiglie nobili come i Pio di Savoia e gli Scotti e fu oggetto di vari interventi restaurativi nel XVIII e XIX secolo.[1]

Il terremoto dell'Emilia del 2012 ha danneggiato l'edificio e questo ha richiesto un intervento per la messa in sicurezza e il suo restauro.[3]

Deescrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso comprende l'edificio della chiesa, che nelle sue forme recenti risale al XVIII secolo, la torre campanaria, che risale al XV secolo, e la canonica che risale al XVIII secolo.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Parrocchia di S. Giacomo maggiore in Casaglia, Ferrara, 1460, su SIUSA. URL consultato il 22 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2019).
  2. ^ a b Annuario Diocesano. Anno 2011. Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, su books.google.it.
  3. ^ a b Quasi 60mila euro per la manutenzione delle parrocchie, su estense.com.
  4. ^ a b Paesi e parrocchie dell'arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, su books.google.it.
  5. ^ DELIZIA DELLA DIAMANTINA, su ferraradeltapo-unesco.it.
    «i vistosi edifici della "Diamantina", dall'omonima località nell'antico Polesine di Casaglia che, nella sua parte più bassa, prese il nome da uno degli emblemi della Casa d'Este, il diamante, «quasi caduto ad ingemmare una boscaglia spopolata e grame terre», come scriveva Riccardo Bacchelli»
  6. ^ Chiesa di San Giacomo Maggiore, su tourer.it. URL consultato il 12 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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