Chiesa dei Santi Sisto e Margherita
Propositura dei Santi Sisto e Margherita Martiri | |
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Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Villa Collemandina |
Coordinate | 44°09′31.34″N 10°23′48.78″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santi Sisto II e Margherita d'Antiochia |
Arcidiocesi | Lucca |
Stile architettonico | romanico |
La chiesa dei Santi Sisto e Margherita Martiri è un edificio sacro di culto cattolico che si trova a Villa Collemandina. Ha il titolo di propositura ed è la parrocchiale e unica chiesa del paese e della parrocchia omonima, appartenente all'arcidiocesi di Lucca.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'attuale costruzione fu edificata fra il XII e il XIII secolo ma con molta probabilità esisteva già una costruzione antecedente e risalente al periodo longobardo; tutto il complesso sorge dove era situato l'antico castello di cui rimangono tuttora alcune tracce. Successivamente risulta rammentata nella bolla di papa Alessandro III del 23 dicembre 1168 come Ecclesia Sancti Sixti de Villa e filiale della vicina pieve di San Giovanni Battista a Pieve Fosciana. Nel 1445 questa chiesa fu unita ad tempus alla chiesa di San Pietro di Lupinaia. Nel XIX secolo la chiesa fu ampliata e ristrutturata sia internamente che la facciata. A causa del terremoto del 7 settembre 1920, che rase al suolo tutto il paese di Villa, l'edificio fu gravemente danneggiato con il crollo dell'antico campanile e parte della struttura, rimanendo in piedi le mura portanti con la facciata, l'abside e la parte del presbiterio; nel sisma ci fu anche il crollo dell'adiacente oratorio di San Giuseppe, posto a sinistra della chiesa. Con il successivo restauro e ricostruzione, per volontà e tenacia degli abitanti, la chiesa ritornò ad avere un aspetto in stile romanico come possiamo vedere oggi.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa si colloca sulla sommità del colle dove sorge l'abitato in posizione elevata e ben visibile. La costruzione si presenta con facciata a capanna in pietra, rivolta a ponente, semplice con portale centrale e due finestroni più in alto e ai lati. Sul lato destro il campanile, ricostruito nel 1926 sulle macerie del preesistente che fu distrutto dal sisma del 1920; nel 1923, in sostituzione di quelle antiche, furono fuse tre campane dalla fonderia Lera di Lammari (LU), mentre l’attuale campana mezzana è una rifusione della fonderia Capanni di Castelnovo ne’ Monti (RE). L’abside sul retro ricorda dall'esterno la forma del torrazzo del castello.
L'interno è ad un'unica navata con soffitto a capriate in legno decorate con disegni geometrici. Fra le opere d'arte, l'altare maggiore in legno dorato intagliato opera di Masseo Civitali, con mensola in marmo del XVIII sec. e nell'abside il trittico in legno anch'esso opera di Masseo del 1519. Nell'ancona vi sono tre statue lignee: la Madonna delle Grazie col Bambino fra i santi Sisto e Clemente Papi, nella lunetta in alto un altorilievo raffigurante Dio Padre fra due angeli, in basso le immagini dipinte di sant'Ansano, san Rocco, san Sebastiano e sant'Antonio Abate. Ai lati dell'altare maggiore troviamo due altari in marmo entrambi opere di Nicolao Civitali: a sinistra quello del Santissimo Sacramento del 1535, a destra quello della Madonna del Rosario; nelle pareti laterali: a sinistra l'altare del Crocifisso con una pala dipinta ad olio su tela raffigurante la Deposizione dalla Croce, opera di Giuseppe Antonio Luchi della metà del 1700, a destra altare di San Rocco con statua del santo. L'organo a canne situato in controfacciata è stato realizzato nel 1910 dalla ditta Cavalli di Lodi. Sul fianco sinistro della chiesa, troviamo il chiostro o cimitero vecchio con arcate sorrette da sedici colonne di pietra serena con capitelli; fu utilizzato come camposanto fino alla seconda metà del XIX secolo (1885).
Galleria d'immagini
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Interno
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L'organo
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Il chiostro
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file della chiesa dei Santi Sisto e Margherita
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda sul sito della Diocesi di Lucca, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 5 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).