Charles-Édouard de Beaumont

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Charles-Édouard de Beaumont (Parigi, 6 agosto 1819Parigi, 13 gennaio 1888) è stato un pittore e litografo francese.

Firma di Édouard de Beaumont

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

foto di Charles Edouard de Beaumont
Foto di Édouard de Beaumont.

Édouard de Beaumont, nato Jean-François-Édouard de Baumont, venuto alla luce a Parigi il 6 agosto 1819[1], era figlio dello scultore Jean Marie Bonaventure Baumont[2] e di Jeanne Louise Françoise Fromentin. Venne mandato da suo padre come allievo presso il pittore Antoine-Félix Boisselier dove apprende il disegno e l'acquerello e dove si dedica anche alla scultura realizzando alcune piccole statue, ma presto abbandonerà quest'ultima branca dell'arte.

Col nome di Édouard de Beaumont debutta come paesaggista al Salon di Parigi del 1838, e partecipa anche a quelli dei due anni seguenti, poi parte per visitare l'Italia e qui si trattiene fino al 1847. Al suo ritorno si dedica invece alla pittura di genere, spesso permeata da una vena caricaturale ed umoristica evidente persino nella intitolazione di molte sue opere. Riprese ad esporre pressoché regolarmente ai Salons tra il 1853 e il 1872.

Inizialmente questo Artista dovette la sua notorietà al suo talento di illustratore, acquarellista e litografo. Realizzò tutte le illustrazioni della Revue Pittoresque, del Diable amoureux, delle Nains Célèbres e dell'edizione del 1845 del Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, edita da Parrotin, e molte altre. In questa veste di litografo gli si potrebbe rimproverare[3] di essersi troppo spesso ispirato a Gavarni. Invece, come acquarellista, de Beaumont ebbe uno stile più personale e fu lui a tracciare la strada a un buon numero di valenti artisti.

La parte del capitano.
La part du Capitaine, 1868.

Al contrario, come pittore arrivò alla notorietà piuttosto tardi, dopo aver dipinto La part du Capitaine[4] nel 1868, e soprattutto quando al Salon del 1872[5] espose Suite d'une Armée, altro titolo ironico, dato che rappresentava la vendita di un gruppo di schiave: questo dipinto ebbe un grande successo di pubblico e con differenti intitolazioni venne copiato da altri artisti contemporanei e anche riprodotto a stampa.

Nel 1879 Édouard de Beaumont fonda con Jean-George Vibert la Società degli Acquarellisti Francesi e ne diviene presidente.

Fu anche un notevole collezionista di armi antiche e alla sua scomparsa lasciò la sua cospicua raccolta al Museo Cluny di Parigi.

Il seguito di un'Armata.
Suite d'une Armée, 1872. Copia.

Édouard de Beaumont si spense a Parigi il 13 gennaio 1888[6] e ora riposa nel 10º reparto del Cimitero Antico di Neuilly-sur-Seine.

Salons[modifica | modifica wikitesto]

- 1838 : Veduta di Cernay; Veduta dei dintorni di Senlis.

- 1840 : Veduta dei dintorni di Cernay; Veduta della valle di Chevreuse.

- 1853 : Bohemiéns.

- 1855 : Le insidie della vita; Un pò di bel tempo.

- 1864 : Le donne cacciano la Verità.

- 1866 : Andromeda.

- 1867 : Circe.

- 1868 : La parte del Capitano (La part du Capitaine); Leda.

- 1872 : Il seguito di un'Armata (Suite d'une Armée).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivi di Parigi, Atto di nascita redatto il 07/08/1819, foglio 44-45 / 50.
  2. ^ Jean Marie Bonaventure Baumont, nato a Baumes-les-Dames il 5 settembre 1770, scultore, fu nominato Restauratore dei monumenti d'arte delle residenze reali. Ebbe il merito di richiedere nel 1832 al prefetto Aubernon e al deputato Jouvenel di trasformare il castello di Versailles in un Museo Nazionale per salvarlo dalla rovina. Morì a Versailles il 7 gennaio 1852.
  3. ^ Emanuel Bénézit (1854-1920), nel suo Dictionnaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs, Gründ Editore, Parigi, 1976, vol. I, pp. 551-552. (Breve monografia a firma E.B.)
  4. ^ Ora al Museo di Nancy.
  5. ^ Paris Salon exhibitions 1666-1880, Mostre al salon di Parigi, una storia in collage, di Stephen Hallam, professore di Storia dell'Arte, Dipartim. Arte e Design dell'Università Luterana del Pacifico, (2012-2021). sites.google.com/a/plu.edu/paris-salon-exhibition-1666-1888/home.
  6. ^ Archivi di Parigi, Atto di morte n° 140 del 15/01/1888, foglio 20 / 31.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Émile Bellier de la Chavignerie, Louis Auvray, Dctionnaire des artistes de l'ecole française, Librairie Renouard, Parigi, 1885. vol. I, p.59.
  • Benezit, Dictionnaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs, Gründ Editore, Parigi, 1976, vol I, pp. 551-552.
  • Gérald Schurr, 1820-1920 Les petits maitres de la peinture valeur de demain, Les editions de l'Amateur, Parigi, 1979, p.81. ISBN 2859170138.

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Controllo di autoritàVIAF (EN90433463 · ISNI (EN0000 0001 1076 0423 · SBN RAVV094720 · BAV 495/115765 · CERL cnp01386854 · ULAN (EN500011622 · LCCN (ENn81139087 · GND (DE102573166 · BNE (ESXX1218011 (data) · BNF (FRcb14958704j (data) · J9U (ENHE987007272293805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81139087