Cephalaspis

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Cephalaspis
Ricostruzione di varie specie di Cephalaspis: da destra in senso orario: C. magnificens, C. powriei, C. lyelli, C. whitei
Intervallo geologico
devoniano inferiore - devoniano medio
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Cephalaspidomorphi
Ordine Cephalaspida
Famiglia Cephalaspidae
Genere Cephalaspis
Agassiz, 1843
Specie
  • Cephalaspis acadica
  • Cephalaspis campbelltonensis
  • Cephalaspis canadensis
  • Cephalaspis dawsoni
  • Cephalaspis jexi
  • Cephalaspis laticeps
  • Cephalaspis lightbodii
  • Cephalaspis lyelli
  • Cephalaspis murchisoni
  • Cephalaspis novaescotiae
  • Cephalaspis pagei
  • Cephalaspis powriei
  • Cephalaspis salweyi
  • Cephalaspis westolli

Cephalaspis Agassiz, 1843 è un genere di vertebrati primitivi estinti, vissuti nel Devoniano inferiore e nel Devoniano medio (circa 416 milioni di anni fa). I suoi resti sono piuttosto comuni in Europa occidentale, in particolare in Scozia. Altri resti sono stati ritrovati in Canada, in Ucraina e negli Stati Uniti d'America.[1]

Testa a ferro di cavallo[modifica | modifica wikitesto]

Dotato di una pesante corazza, il cefalaspide era una creatura simile a un pesce che abitava le correnti di acqua dolce e gli estuari. Con tutta probabilità si cibava di particelle presenti sul fondale, dal momento che la sua apertura boccale era posizionata ventralmente. Era un “pesce senza mascelle” e aspirava cibo dal fondo, in una maniera simile a quella degli odierni pesci gatto e storioni. La sua corazza (il nome Cephalaspis significa “testa scudo”) lo proteggeva dai predatori come i placodermi e gli scorpioni di mare. La testa del cefalaspide era a forma di ferro di cavallo, e veniva con tutta probabilità spostata a destra e sinistra sul fondo, per smuovere detriti e mettere allo scoperto le tane di piccoli animali come i vermi. Lo scudo cefalico poteva inoltre essere utilizzato come riserva di calcio, in ambienti poveri di ossigeno come le acque dolci in cui viveva il cefalaspide.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il cefalaspide, la cui specie più nota è Cephalaspis lyelli, era un tipico rappresentante degli osteostraci, primitivi “pesci” ritenuti vicini all'origine dei vertebrati con mascelle (Gnathostomata)[2]. Il cefalaspide e i suoi parenti, in ogni caso, non possono essere i diretti antenati degli altri pesci in quanto troppo specializzati. Nel documentario "L'impero dei mostri" della BBC, tuttavia, il cefalaspide è rappresentato come un antenato dei pesci veri e propri. In questa ricostruzione è rappresentato mentre viene inseguito e cacciato da uno scorpione marino gigante, Brontoscorpio anglicus. Questa ricostruzione, però, non è corretta: Brontoscorpio visse nel Siluriano superiore, qualche milione di anni prima del cefalaspide. Il programma, inoltre, suggerisce che il cefalaspide compisse migrazioni simili a quelle dei salmoni, ma non vi è alcuna prova di un simile comportamento.

Una ricostruzione di cefalaspide è presente nel Parco della Preistoria di Rivolta d'Adda, accanto a quella di un Coccosteo, un placoderma.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ †Cephalaspis Agassiz 1843 (snail), su fossilworks.org. URL consultato il 19 aprile 2015 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  2. ^ Janvier, P (1996) Early Vertebrates, OUP; Donoghue and Smith (2001), 92, p.15-37

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Janvier, P (1996) Early Vertebrates Oxford University Press;
  • Donoghue and Smith (2001) The anatomy of Turinia pagei (Powrie), and the phylogenetic status of the Thelodonti, Transactions of the Royal Society of Edinburgh: Earth Sciences, 92.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Paleos Vertebrates [1]