Centrophoridae

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Centroforidi

Centroforo squame a foglia
(Centrophorus squamosus)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Chondrichthyes
Sottoclasse Elasmobranchii
Ordine Squaliformes
Famiglia Centrophoridae
Bleeker, 1859
Generi

I centroforidi (Centrophoridae Bleeker, 1859; dal greco kéntron, «aculeo», e phéro, «portare») sono una famiglia di squali dell'ordine degli Squaliformi comprendente due generi e 16 specie. Sono presenti in tutti gli oceani tropicali e temperato-caldi, sulle piattaforme continentali e sulle scarpate continentali; mancano solamente nel Pacifico orientale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sono piccoli squali lunghi da 80 a 160 centimetri. Possiedono un aculeo scanalato di fronte a ciascuna delle due pinne dorsali. La pinna anale è assente. Il peduncolo caudale non presenta carene laterali. I denti della mascella superiore sono più piccoli di quelli della mascella inferiore.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Sono generalmente specie di acqua profonda. Mentre alcuni, come il centroforo comune (Centrophorus granulosus), sono presenti in gran parte del globo e vengono pescati su scala commerciale, altri sono rari e poco conosciuti. Si nutrono generalmente di altri pesci, ma alcuni si nutrono anche di calamari, polpi e gamberetti. Alcune specie sono bentoniche, vivono quindi sul fondale, mentre altre sono pelagiche. Sono ovovivipari: la femmina trattiene le uova all'interno del corpo fino alla loro schiusa[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Centroforo ottuso
(Centrophorus harrissoni)
Centroforo mosaico
(Centrophorus tessellatus)
Pescecane rugoso naso lungo
(Deania hystricosa)

La famiglia comprende in tutto 17 specie[1]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

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