Cenél nGabráin
La dinastia reale dálriatana dei Cenél nGabraín discenderebbe da Gabrán mac Domangairt, che regnò sulla Dál Riata (Scozia e parte dell'Irlanda) attorno alla metà del VI secolo[1]. Questa dinastia terrà il potere fino al VII secolo. I re di Alba e Scozia si facevano risalire, tramite Gabrán, al nonno di costui, Fergus Mór, che nei secoli XVI e XVII fu indicato come l'inziatore della casa reale scozzese, molto dopo che le origini gaeliche del regno non avevano più significato.
A differenza che per i Cenél Loairn, il Senchus Fer n-Alban non parla dell'esistenza di clan all'interno dei Cenél nGabraín. Tuttavia, probabili discendenti di Gabrán, come Dúnchad mac Conaing e molti suoi parenti, sembrano aver lottato per la successione coi discendenti di Eochaid Buide, nipote di Gabrán. Questa mancanza di espliciti collegamenti potrebbe dunque essere solo un falso[2]. Una genealogia di David I di Scozia nel Libro di Ballymote elenca le seguenti divisioni:
- Dopo Áedán mac Gabráin: tra la linea principale, nota come i figli di Eochaid Buide e i figli di Cináed mac Ailpín e i figli di Conaing;
- Dopo Eochaid Buide: tra la linea principale e i figli di Fergus Goll e i figli diConnad Cerr ... o gli uomini di Fife;
- Dopo Eochaid mac Domangairt: tra la linea principale e i Cenél Comgaill.
Il dominio dei Cenél nGabraín appare essere incentrato nel Kintyre e nel Knapdale e forse includeva l'isola di Arran, Jura e Gigha. Il titolo di re del Kintyre viene usato per una gran parte di presunti sovrani dei Cenél nGabrain. Due probabili siti reali erano Dunadd e Aberte (o Dún Aberte), probabilmente Dunaverty.
Kilmartin potrebbe essere stato un importante sito cristiano delle origini per la sua vicinanza a Dunadd e la sua dedica a San Martino di Tours, come forse anche Kilmichael Glassary. Tuttavia sembra che non ci siano stati siti religiosi dell'importanza di Lismore nelle terre dei rivali Cenél Loairn.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Quest'ipotesi si basa però solo sulla somiglianza onomastica.
- ^ Sharpe, in The thriving of Dalriada, sostiene che questi collegamenti erano di scarso valore.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John Bannerman, Studies in the History of Dalriada, Scottish Academic Press, Edimburgo, 1974. ISBN 0-7011-2040-1
- Alan Lane ed Ewan Campbell, Dunadd: An early Dalriadic capital, Oxbow Books, Oxford, 2000. ISBN 1-84217-024-4
- Richard Sharpe, The thriving of Dalriada in Simon Taylor (ed.), Kings, clerics and chronicles in Scotland 500–1297, Fourt Courts, Dublin, 2000. ISBN 1-85182-516-9
Fonti antiche
[modifica | modifica wikitesto]- Adomnán di Iona, Vita di San Columba, trad. & ed. Richard Sharpe, Penguin, Londra, 1995. ISBN 0-14-044462-9