Cecilia Payne Gaposchkin

Cecilia Helena Payne (Wendover, 10 maggio 1900 – Cambridge, 7 dicembre 1979) fu un'astrofisica anglo-statunitense, nota per il suo contributo alla comprensione della composizione delle masse stellari.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Studiò alla St Paul's Girls' School di Londra e all'Università di Cambridge.[1] Nel 1923 incontrò Harlow Shapley, che la indusse a trasferirsi negli Stati Uniti.
Nel 1925 si laureò in astronomia ad Harvard con la tesi "Stellar Atmospheres, A Contribution to the Observational Study of High Temperature in the Reversing Layers of Stars". L'astronomo Otto Struve la definì "indubbiamente la più brillante tesi di laurea mai scritta in astronomia": applicando la teoria della ionizzazione di Meghnad Saha, trovò una stretta correlazione tra la classe spettrale delle stelle e la loro temperatura. La tesi indicava anche come l'idrogeno fosse di gran lunga il maggior costituente del Sole, circa il 90%. Tuttavia, dato che allora si riteneva, erroneamente, che il Sole fosse costituito principalmente di ferro (in analogia con quanto accade nel nucleo della Terra), Henry Norris Russell, un astronomo molto noto, le disse che i risultati erano errati, per poi pubblicarli lui stesso pochi anni dopo, prendendosi tutto il merito.
Durante un viaggio in Europa nel 1933, Cecilia Payne incontrò l'astrofisico russo Sergei Gaposhkin, che sposò l'anno successivo negli Stati Uniti d'America. Ebbero tre figli, Edward, Katherine e Peter.
L'asteroide 2039 Payne-Gaposchkin prende il suo nome. Le è stata dedicata anche una patera (struttura geologica costituita da una struttura crateriforme) sul pianeta Venere [2].
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
- Medaglia Rittenhouse (1961)
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Pubblicò diversi libri, tra cui:
- "Stars of High Luminosity" (1930)
- "Variable Stars" (1938)
- "Variable Stars and Galactic Structure" (1954)
- "Introduction to Astronomy" (1956)
- "The Galactic Novae" (1957)
- "Cecilia Payne-Gaposchkin : an autobiography and other recollections" (1984, ed. Katherine Haramundan)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Cecilia Payne-Gaposchkin, su britannica.com. URL consultato il 19 novembre 2021.
- ^ (EN) Payne-Gaposchkin Patera
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Cecilia Payne Gaposchkin, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Cecilia Payne Gaposchkin, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.
- (EN) Cecilia Payne Gaposchkin, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- (EN) Bibliografia di Cecilia Payne Gaposchkin, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Biografia sul sito della UCLA, su cwp.library.ucla.edu. URL consultato il 12 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2005).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 110246591 · ISNI (EN) 0000 0001 2147 5855 · LCCN (EN) n79056850 · GND (DE) 132036975 · BNF (FR) cb13081628h (data) · J9U (EN, HE) 987007279723905171 · CONOR.SI (SL) 34209635 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79056850 |
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