Cattedrale di Poznań

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Basilica Cattedrale metropolitana dei Santi Pietro e Paolo
Bazylika archikatedralna Świętych Apostołów Piotra i Pawła
StatoBandiera della Polonia Polonia
VoivodatoGrande Polonia
LocalitàPoznań
Coordinate52°24′41″N 16°56′52″E / 52.411389°N 16.947778°E52.411389; 16.947778
Religionecattolicesimo e Chiesa cattolica di Chiesa latina
TitolareSanti Pietro e Paolo
Arcidiocesi Poznań
Consacrazione1880
Stile architettonicoGotico e Neogotico
Inizio costruzione1347 su edifici precedenti
Completamento1956
Demolizione15 febbraio 1945
Sito websito ufficiale

La cattedrale dei Santi Pietro e Paolo è la cattedrale metropolitana della città di Poznań, situata sull'isola Ostrów Tumski a nord-est del centro storico della città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cattedrale da un'illustrazione del 1798.
La parte absidale.
L'interno.
Il polittico cinquecentesco della scuola di Veit Stoss.

A seguito delle ricerche archeologiche compiute nel 1946, è stato possibile rilevare come il primo edificio religioso, che sorgeva dove ora è ubicata la cattedrale, è del 968 ed era lungo, circa, 48 metri[1]. Questa prima cattedrale, dedicata a San Pietro, fu voluta dal re Miecislao I di Polonia, due anni dopo la sua conversione al Cristianesimo[2], e venne affidata al missionario vescovo Jordan, appena arrivato in Polonia.

Questa chiesa restò in piedi una settantina d'anni, fino a quando la reazione dei pagani e le azioni militari del duca Bretislao I di Boemia la distrussero nel 1039. Nel 1075 venne riedificata in stile romanico[2]; oggi si conservano tracce di questo edificio nella torre meridionale.

Tuttavia nel 1347 venne iniziata la ricostruzione di una nuova e più grande cattedrale, l'odierna, secondo i canoni dell'allora dominante gotico. La struttura venne realizzata in mattoni, secondo l'uso tradizionale del Gotico baltico e venne dotata di una corona di cappelle attorno al coro.

A seguito dell'incendio del 1622, che apportò notevoli danni all'edificio, la chiesa venne rinnovata in stile barocco. Un altro grande incendio la devastò nel 1772 e la cattedrale risorse, questa volta in stile neoclassico.

Nel 1821 la cattedrale venne elevata a sede metropolitana da papa Pio VII e consacrata al secondo patrono Paolo di Tarso.

Un'ultima grave devastazione venne apportata dall'incendio del 15 febbraio 1945, durante la liberazione della città dai Tedeschi. Le strutture erano notevolmente danneggiate, e per la sua ricostruzione/restauro si decise di ritornare alle forme gotiche originali, utilizzando le parti superstiti della struttura trecentesca. La cattedrale venne riaperta al culto il 29 giugno 1956; nzl 1962 papa Giovanni XXIII la insignì del titolo di Basilica minore[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è dominato dalle due snelle torri gemelle della facciata, a copertura in rame, di 62 metri d'altezza. La parte absidale si snoda fra tre cappelle dai coronamenti a bulbi e lanternoni barocchi. L'interno, diviso in tre navate gotiche con cappelle laterali e deambulatorio, conserva notevoli opere d'arte, fra cui i cinquecenteschi stalli lignei e il polittico dell'altar maggiore, della scuola di Veit Stoss. Belle tombe rinascimentali e barocche dei vescovi si aprono lungo il deambulatorio e nelle cappelle laterali. Dietro il presbiterio, oltre il deambulatorio, si apre la cappella assiale della Złota Kaplica, "Cappella d'Oro", che, decorata nel 1836 in stile bizantino, restò intatta dalla guerra.

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Lunghezza totale esterna: 81 m[4]
Larghezza massima esterna: 43,5 m[4]
Altezza delle volte: 24,5 m[4]
Altezza della facciata: 44 m[4]
Altezza delle torri: 62 m[4]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ www.katedra.archpoznan.pl
  2. ^ a b "Polonia", Guida TCI, 1992, pag. 160.
  3. ^ (EN) Sito GCatholic.org
  4. ^ a b c d e (PL) Sito ufficiale della Città di Poznań

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