Castello di Bianello

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Castello di Bianello

Il castello di Bianello si trova nel comune di Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia, nella pedecollina reggiana. È l'unica fortificazione rimasta in piedi dei 4 torrioni che già nell'VIII secolo si collocavano allineati sui quattro colli, partendo da ponente, Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane (anche Monte Zagno o Mon Giovanni), che attualmente sovrastano il paese di Quattro Castella.

L'origine storica

I primi cenni storici riguardo l'origine dei 4 torrioni, da cui il nome del borgo di Quattro Castella, sono incerti. La fonte attendibile più antica si colloca 835: si riporta infatti che la regina Cunegonda notifica la cessione di una "Curte de quatuor arcas" a favore del Monastero di Sant'Alessandro a Parma. In seguito la proprietà dei quattro castelli fu acquisita dal casato dei Canossa. Il loro vasto regno si estendeva dal Po alla Toscana. L'Appennino, come cinta muraria naturale agli invasori dal nord, si trovava fortificato con un sistema ininterrotto di castelli, del quale sono parte i quattro torrioni e il castello di Bianello.

L'epoca matildica e canossiana

La storia del castello è inevitabilmente legata al vicino castello di Canossa e soprattutto all'età dell'oro del dominio dei Canossa, ovvero la reggenza della contessa Matilde di Canossa. Secondo diverse fonti storiche, Matilde riservava una preferenza particolare per questo maniero, ove risiedeva frequentemente, nel quale venne ospitato Enrico IV penitente, durante la famosa umiliazione di Canossa, prima dell'incontro del 1077. Sempre qui, nel 1111, Matilde di Canossa ha ricevuto anche il figlio primogenito di Enrico IV, l'imperatore Enrico V, di ritorno da Roma ove era stato incoronato imperatore, sanando la frattura politica consumatasi fra il Papato e l'Impero Germanico durante la reggenza del padre. Nel castello lo stesso Enrico V proclama Matilde di Canossa vicaria imperiale in Italia, un evento storico di grande portata, che condusse ad una stagione di pace, culminando dieci anni dopo nel concordato di Worms.

Stanze interne al Castello

Nel 1160, con la cessione della fortezza da parte del duca Guelfo a favore di Guido da Canossa, si dette origine ad un nuovo e separato ramo della dinastia dei Canossa, un ramo per l'appunto detto Bianello. Nei primi anni del XIV secolo tal Gilberto da Correggio riuscì ad impossessarsi del castello di Bianello e del castello adiacente, ovvero Monte Lucio. Il controllo dei 4 colli ritornerà sotto il casato dei Canossa solo nel 1342. Come fonti storiche testimoniano infatti, nel 1358 un discendente dei Canossa, Gabriotto da Canossa, ottenne l'investitura direttamente dall'imperatore Carlo IV. Tale investitura ottiene la conferma nel 1459 per mano dell'imperatore Federico III a favore di Nicolò Canossa, figlio di Alberto. Questo ramo della dinastia Canossa conserva il castello fino al 1742, anno in cui viene venduto al conte Giovanni Gabbi.

L'epoca moderna

Il feudo di Bianello, ufficialmente soppresso nel 1796, fu riacquistato dalla famiglia Gabbi nel 1803 e il casato degli Estensi, in conseguenza agli avvenimenti della Restaurazione, scelse il castello come prima sede del municipio di Quattro Castella. Con la nascita del Regno d'Italia e la conseguente unificazione, il castello fu prima adibito ad un impiego essenzialmente militare, in quanto vi venne collocata una caserma, poi fu venduto tramite asta pubblica nel 1867, e fu acquisito dal dott. Luigi Caggiati, originario di Parma, che ne trasformò la struttura, adeguandolo all'impiego come residenza estiva. Nel 1881 venne nuovamente venduto dalla famiglia Caggiati all'armatore genovese Giovanni Battista Bacigalupo, ereditato dal figlio Carlo. Nel 1897 fu acquistato dalla famiglia del conte Girolamo Cantelli (famiglia Cantelli-Cremonini) che ne rimase proprietaria fino all'acquisto nel 2003 da parte del comune di Quattro Castella.

Curiosità

Una pietra all'ingresso delle mura dice Comitissae Matildis opus (ovvero “opera della Contessa Matilde”), anche se gli storici sono concordi nel ritenere l'origine molto precedente. In una stanza si può ammirare il famoso dipinto del XIV secolo, che rappresenta la figura di Matilde di Canossa con in mano il fiore del melograno, simbolo della sua reggenza e saggezza. Varie stanze al piano nobile, a cui vi si accede attraverso un imponente scalone neo-barocco, conservano affreschi del seicento e del settecento. Sono presenti le prigioni con originali iscrizioni dei prigionieri nelle varie epoche storiche. Nel 2011 il Castello ha ospitato l'ottavo raduno dei cavalieri della Birreria - Abbazia Trappista di Orval, legata alla storia matildica per il celebre episodio leggendario dell'anello caduto nel torrente.

Voci correlate

Collegamenti esterni