Casinò di San Pellegrino Terme

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Casinò Municipale di San Pellegrino Terme
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
LocalitàSan Pellegrino Terme
IndirizzoVia Bartolomeo Villa, 16, 24016 San Pellegrino Terme BG
Coordinate45°50′26.84″N 9°39′49.2″E / 45.84079°N 9.663667°E45.84079; 9.663667
Informazioni generali
Condizioniin uso
Costruzione1904-1906
Inaugurazione1907
StileArt Nouveau
Usocasa da gioco
Altezza36
Antenna/guglia: 38 m
Ultimo piano: 28 m
Piani2
Realizzazione
ArchitettoRomolo Squadrelli
ProprietarioComune di San Pellegrino Terme

Il Casinò Municipale di San Pellegrino Terme è un casinò italiano situato a San Pellegrino Terme. Dal 1907 al 1917 ospitò una casa da gioco la cui attività riprese per un breve periodo nel dopoguerra. Oggi è utilizzato come hall e come ristorante/caffè da parte del vicino centro termale QCterme.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Casinò Municipale venne costruito in concomitanza con il Grand Hotel; faceva parte del progetto di ammodernamento di San Pellegrino Terme. L'edificio venne progettato da Romolo Squadrelli, architetto milanese che si occupò della costruzione del Grand Hotel. Venne costruito tra il 1904 e il 1906. Nel 1907 iniziò l'attività come sala da gioco che durò solo 10 anni, infatti nel 1917 venne chiuso in applicazione della legge Orlando. Riaprì successivamente pochi anni dopo ma solamente nel 1924 richiuse nuovamente per ordine del Duce. Nel 1946 riaprì grazie ad un accordo con gli eserciti alleati ma chiuse nei mesi successivi per problemi gestionali. Negli anni cinquanta e sessanta il casinò cadde nel degrado, come il vicino teatro.

Dal 2010 al 2014 ci furono dei lavori di restauro che interessarono tutte le decorazioni interne ed esterne. Nel 2018 si avanzò la possibilità di una riapertura della casa da gioco con l'appoggio del Parlamento, in seguito del fallimento del casinò di Campione d'Italia. Dal 2014 fino ad ottobre 2019 presso il casinò era possibile fare visite guidate con l'associazione OTER. Nell'ottobre 2019 l'edificio diventa hall del vicino centro termale QCterme San Pellegrino.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio esternamente ricorda il Casinò di Monte Carlo, infatti fu questo il volere dell'architetto Romolo Squadrelli, che per le decorazioni sia esterne ed interne si affidò ad alcuni artisti milanesi di fama nazionale. Si possono osservare putti, festoni ed elementi zoomorfi che adornano la facciata dell'edificio. I toni predominanti sono il giallo e la pietra sintetica. Sulla facciata si possono osservare le due torrette caratteristiche con le antenne. Il piazzale di fronte all'edificio è ricoperto da ghiaia con una grossa pavimentazione di forma circolare al centro. È collegato al centro termale tramite un passaggio nel giardino. Possiede due porticati laterali illuminati con lampioni in stile Liberty.

L'ingresso è composto da tre portoni di legno con intarsi in stile Art Nouveau. Sopra di essi ci sono 2 lampade in ferro battuto dell'epoca. Sopra l'ingresso ci sono 5 finestre: 2 in corrispondenza delle torrette mentre altre 3 nel corpo centrale. Tutte sono provviste di piccolo balconcino ornamentale. Ai lati hanno dei contrafforti/colonne in marmo rosso di Verona come il Grand Hotel. Sopra ad essi ci sono dei mezzi-busti raffiguranti i musicisti europei dell'epoca più influenti. Di seguito spicca il pennone in ferro battuto di Mazzuccotelli, con dei telamoni che raffigurano la fatica umana. Alla base ci sono gli affreschi di cervi volanti e farfalle, tipici simbolo dell'Art Nouveau.[2]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso, la Sala delle Lacrime e lo Scalone Centrale[modifica | modifica wikitesto]

Entrando dall'ingresso principale si può subito notare il pavimento in setacciato veneziano fine, che in corrispondenza dell'ingresso crea una composizione floreale. Ai lati ci sono due stanze con il soffitto a cassettoni in legno intagliato con dettagli in oro zecchino. Superate le due stanze si accede allo scalone centrale. Di lato sulla destra è presente la cosiddetta "Sala delle Lacrime", chiamata così perché il luogo in cui gli ospiti del Casinò piangevano per aver perso al gioco.

A far da separé tra l'ambiente di accoglienza e lo scalone di accesso alle sale sono due delle sedici colonne in marmo rosso di Verona e due busti in cemento cotto del Bernasconi. Superati questi elementi architettonici si accede allo scalone in marmo di Carrara, preceduto da due sculture bronzee che sorreggono una lanterna. Il corrimano di sostegno, sempre in marmo bianco, è protetto nella parte superiore da un cuscino di feltro rosso. Lungo tutta la scala è steso un tappeto rosso per sottolineare l'esclusività dell'ambiente. A metà scala è presente un altorilievo sempre di Bernasconi, raffigurante scene di guerra. La scala si biforca e porta al piano superiore dove c'era la roulette.[3]

Gli affreschi e i lampadari di cristallo[modifica | modifica wikitesto]

Di notevole importanza sono gli affreschi presenti sul soffitto dell'edificio, raffiguranti i dodici segni dello zodiaco. Sono alternati tra di loro da un motivo decorativo che ricorda dei lucernari di forma circolare dipinti. Gli affreschi furono realizzati da Malerba, un importante artista milanese dell'epoca, con un rimando all'epoca romana e rinascimentale. Spiccano i quattro lampadari in cristallo, di notevole lunghezza, che illuminano la sala.

Le vetrate[modifica | modifica wikitesto]

Le vetrate sono in stile Art Nouveau, in particolare risalta la vetrata centrale che raffigura una enorme farfalla colorata. Le vetrate sono presenti anche al piano superiore, tutte raffiguranti scene di natura come quella nel salone delle feste che rappresenta La fonte miracolosa.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Sull'etichetta delle bottiglie di acqua minerale prodotte dalla vicina Sanpellegrino, nella parte superiore appare il Casinò Municipale stilizzato con lo sfondo di montagne innevate assenti nella realtà, poiché più alte. Il disegno è stato copiato e riadattato da una foto d'epoca del 1907, scattata durante l'inaugurazione.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Casinò Municipale, su Comune di San Pellegrino Terme. URL consultato il 19 aprile 2020.
  2. ^ Il casinò di San Pellegrino Terme, su gogoterme.com. URL consultato il 19 aprile 2020.
  3. ^ San Pellegrino Terme, su paesi.bergamo.it. URL consultato il 19 aprile 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]