CoRoT-7 b

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CoRoT-7 b
Stella madreCoRoT-7
Scoperta3 febbraio 2009
ScopritoreRouan e altri
ClassificazionePianeta terrestre
Parametri orbitali
(all'epoca J2000.0)
Semiasse maggiore0,0172 UA (2,57 milioni di km)
Periodo orbitale0,8536 giorni
Inclinazione
sull'eclittica
70 (± 10)
Eccentricità0
Dati fisici
Raggio medio1,528 R[1][2]
Diametro medio20 140 km
Massa
6,056±0,65 M[1][3]
Densità media9,355 g/cm³[1]
Temperatura
superficiale
1273 K (min)
1773 K (max)
Dati osservativi
Magnitudine ass.2,38

CoRoT-7 b, precedentemente designato CoRoT-Exo-7 b[4], è un pianeta extrasolare che orbita intorno alla stella CoRoT-7, anche chiamata TYC 4799-1733-1, nella costellazione dell'Unicorno a una distanza di circa 489 anni luce dalla Terra[5]. Individuato nel 2009 con il metodo del transito tramite il progetto SuperWASP, si tratta di una super Terra ed è il primo pianeta roccioso scoperto attorno a una stella di sequenza principale.[6]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

La scoperta del pianeta è stata annunciata il 3 febbraio 2009 durante il primo simposio dedicato alla missione spaziale francese CoRoT. La scoperta è avvenuta osservando le periodiche deboli eclissi della stella madre CoRoT-7 al passaggio di CoRoT-7b. Dalla profondità delle eclissi osservate si è dedotto un raggio del pianeta pari a 1,7 volte quello della Terra[7], successivamente ridotto a 1,58 volte quello del nostro pianeta in uno studio del 2010 di Bruntt e colleghi.[2]

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

La massa del pianeta è stata stimata con lo spettrografo HARPS (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher) dopo alcuni mesi di osservazione. Le misurazioni sono imprecise per via della forte attività della stella madre, ma si è potuto accertare che CoRot-7b è probabilmente di natura rocciosa, con densità simile o superiore a quella terrestre e massa compresa tra 4,8 a 8,5 volte quella terrestre[8]. È stato il primo pianeta roccioso scoperto di taglia terrestre di cui si conoscano sia il raggio sia la massa. Simulazioni al computer suggeriscono che la temperatura vari da circa 2000° sul lato del pianeta esposto al sole a circa -200° sul lato in ombra. La velocità orbitale è di circa 750 000 km/h ed il periodo di rivoluzione attorno alla stella è di sole 20,4 ore.

Usando ed adattando il programma MAGMA, i due scienziati Laura Schaefer e Bruce Fegley Jr. hanno cercato di simulare quali condizioni potrebbero esistere sul pianeta e ne è risultata un'atmosfera ricca di sodio, potassio, ossigeno e monossido di silicio. Sempre dalla simulazione del programma è risultato che con l'aumentare dell'altitudine la temperatura dei gas dovrebbe scendere e che essi condenserebbero causando una pioggia di piccoli ciottoli di differenti tipi di rocce[9].

Si stima che a causa del decadimento della sua orbita tra 25 milioni d'anni verrà assimilato dalla stella madre[10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ancy Anna John et al., The impact of two non-transiting planets and stellar activity on mass determinations for the super-Earth CoRoT-7b, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 515, n. 3, settembre 2022, p. 3975-3995, arXiv:2206.14216v1.
  2. ^ a b J. Bruntt et al., Improved stellar parameters of CoRoT-7, in Astronomy and Astrophysics, vol. 519, 2010, pp. A51, DOI:10.1051/0004-6361/201014143.arΧiv:1005.3208
  3. ^ Notes for planet CoRoT-7 b, su exoplanet.eu. URL consultato il 17 marzo 2009.
  4. ^ Il cambio di designazione da CoRoT-Exo-#x a CoRoT-#x è stato deciso dall'IAU il 10 marzo 2009: (EN) Exo Name-dropping, su portaltotheuniverse.org, Portal to the Universe. URL consultato il 9 agosto 2009.
  5. ^ (EN) CoRoT-7 -- Star, su simweb.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 3 aprile 2013.
  6. ^ Nader Haghighipour, CoRoT 7b, in Muriel Gargaud et al., Encyclopedia of Astrobiology, Springer, 2020.
  7. ^ A. P. Hatzes, R. Dvorak, G. Wuchterl1, P. Guterman, M. Hartmann, M. Fridlund, D. Gandolfi1,, E. Guenther1 and M. Pätzold, An investigation into the radial velocity variations of CoRoT-7, in Astronomy and Astrophysics, vol. 520, A93, 2010, p. 16, DOI:10.1051/0004-6361/201014795.
  8. ^ S.Ferraz-Mello, M.Tadeu dos Santos, C.Beauge, T.A.Michtchenko, A. Rodriguez, On planetary mass determination in the case of super-Earths orbiting active stars. The case of the CoRoT-7 system (PDF), marzo 2011.arΧiv:1011.2144
  9. ^ Un pianeta dove piovono sassi, su coelum.com, Cœlum Astronomia. URL consultato il 3 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2009).
  10. ^ Scoperte le stelle che mangiano pianeti

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