Brachyopoidea

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Brachyopoidea
Pelorocephalus
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione: Triassico - Cretacico
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Amphibia
Ordine Temnospondyli
Superfamiglia Brachyopoidea
Lydekker, 1885

I brachiopoidi (Brachyopoidea Lydekker, 1885) sono una superfamiglia di anfibi estinti appartenenti ai temnospondili, vissuti fra il Triassico inferiore e il Cretaceo medio (235 - 110 milioni di anni fa). I loro resti sono stati ritrovati in gran parte del mondo; questi animali includono gli ultimi temnospondili noti.[1]

Cranio di Pelorocephalus

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Compsocerops cosgriffi

Di dimensioni medio - grandi, i brachiopoidi erano animali strettamente acquatici caratterizzati da un cranio massiccio e insolitamente largo, con grandi occhi situati nella parte anteriore. La bocca era larga e fornita di denti acuminati, mentre le ossa del cranio erano percorse da un complicato sistema di fossette e canali. Il corpo, di solito, era piuttosto allungato e di notevoli proporzioni, mentre le zampe erano relativamente corte e deboli. Alcuni esemplari di brachiopoidi (come Koolasuchus, l'ultimo a comparire) raggiunsero notevoli dimensioni e dovevano essere predatori acquatici di prim'ordine.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I brachiopoidi fanno parte di quel gruppo di anfibi temnospondili noti con il nome di stereospondili, i cui componenti si diversificarono notevolmente ma mantennero un costante legame con l'habitat acquatico. I brachiopoidi, in particolare, riuscirono a prosperare per tutto il Triassico e alcune forme relitte sopravvissero anche per tutto il Giurassico, per poi estinguersi nel corso del Cretaceo.

Siderops kehli

All'interno della superfamiglia si possono distinguere due famiglie: quella dei brachiopidi (Brachyopidae) e quella dei chigutisauridi (Chigutisauridae) (Warren and Marsicano, 2000; Yates and Warren, 2000, Damiani and Kitching, 2003).

I brachiopidi sembrerebbero essere stati piuttosto abbondanti durante il Triassico inferiore e medio in Laurasia, ma anche nel Gondwana; scompaiono dalla documentazione fossile per poi riapparire in terreni del Giurassico medio e superiore in Cina e Mongolia. I più antichi generi di brachiopidi possedevano vertebre di tipo rachitomo, ma gli ultimi esemplari possedevano i centri vertebrali tipici degli stereospondili. I brachiopidi erano facilmente riconoscibili a causa dei loro crani corti e larghi, con canali sensori profondamente scavati, e una cavità orale molto profonda che suggerisce un modo di nutrirsi "a risucchio". Questa ipotesi riguardo al modo di nutrirsi è corroborata dai processi retroarticolari molto lunghi, che consentirebbero un'apertura estremamente veloce delle fauci.

I chigutisauridi, invece, sembrerebbero essere confinati al Gondwana, ma i resti fossili sono distribuiti in un arco temporale più continuo, a partire dal Triassico inferiore. A quest'ultima famiglia appartengono gli ultimi temnospondili noti, del Cretaceo medio dell'Australia. Questi animali possedevano caratteristiche primitive, come la presenza di un'incisura otica, vertebre di tipo rachitomo e un cinto pettorale piuttosto stretto. Il grado di sviluppo delle zampe indica che questi animali erano più adatti all'ambiente terrestre rispetto ai brachiopidi, anche se conservavano i canali della linea laterale lungo il cranio. I grandi denti aguzzi e ricurvi di questi animali indicano che dovevano essere grandi predatori fluviali.

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Da http://www.helsinki.fi/~mhaaramo/metazoa/deuterostoma/chordata/amphibia/limnarchia/brachyopomorpha.html

Cranio di Batrachosuchoides lacer
†Brachyopomorpha Warren & Marsicano, 2000
 |-- †Bothriceps australis
 `--o †Brachyopoidea (Lydekker, 1885) sensu Broom, 1915
    |--o †Chigutisauridae Rusconi, 1949 [1951?]
    |  |?- †Koolasuchus cleelandi
    |  |-- †Keratobrachyops australis
    |  `--+--+-- †Siderops kehli
    |     |  `--o †Pelorocephalus Cabrera, 1944 [Chigutisaurus Rusconi, 1948b, Icanosaurus rectifrons Rusconi, 1951]
    |     |     |-- †P. mendozensis Cabrera, 1944 [Chigutisaurus tunuyanensis Rusconi, 1948b]
    |     |     |-- †P. tenax (Rusconi, 1949) [Chigutisaurus tenax Rusconi, 1949]
    |     |     |-- †P. cacheutensis (Rusconi, 1953) [Chigutisaurus cacheutensis Rusconi, 1953]
    |     |     `?- †P. sp. [P. ischigualastensis Bonaparte, 1975]
    |     `--+-- †Compsocerops cosgriffi
    |        `-- †Kuttycephalus triangularis
    `--o †Brachyopidae (Lydekker, 1885) sensu Broom, 1915
       |?- †Gobiops desertus Shishkin, 1991
       |?- †Platycepsion wilkinsoni
       |?- †Notobrachyops picketti
       |?-o †Batrachosuchoides Shishkin, 1966
       |  |-- †B. lacer Shishkin, 1966
       |  `-- †B. impressus Novikov & Shishkin, 1994
       |--+-- †Sinobrachyops placenticephalus Dong, 1985
       |  `--+-- †Xenobrachyops allos (Howie, 1972)
       |     `-- †Brachyops laticeps Owen, 1855
       `--+-- †Batrachosuchus henwoodi
          `--+-- †Banksiops townrowi (Cosgriff, 1974) [Blinasaurus]
             `--+--+-- Vigilius wellesi Warren & Marsicano, 2000 [Hadrokkosaurus bradyi, in partim]
                |  `-- †Vanastega plurinidens Damiani & Kitching, 2003
                `--o †Batrachosaurus
                   |-- †B. browni
                   `-- †B. watsoni

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Brachyopoidea Lydekker 1885, in Fossilworks. URL consultato il 13 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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  • Chernin, S. 1977. A new brachyopid, Batrachosuchus concordi sp nov. from the Upper Luangwa Valley, Zambia with a redescription of Batrachosuchus browni Broom, 1903. Palaeontologia africana 20: 87-109.
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  • Zittel von, K. 1887-1890. Handbuch der Paläontologie . Abteilung 1. Paläozoologie Band III. Vertebrata (Pisces, Amphibia, Reptilia, Aves). Oldenbourg, Munich and Leipzig, 900 pp.

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