Rubroboletus satanas

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Boletus satanas)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Porcino malefico
Rubroboletus satanas
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Sottodivisione Agaricomycotina
Classe Agaricomycetes
Sottoclasse Agaricomycetidae
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae
Genere Rubroboletus
Specie R. satanas
Nomenclatura binomiale
Rubroboletus satanas
(Lenz) Kuan Zhao & Zhu L. Yang, 2014
Nomi comuni

Porcino malefico, satanasso

Rubroboletus satanas
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
oliva
Velo
nudo
Carne
virante
Ecologia
Commestibilità
velenoso

Il Rubroboletus satanas (Lenz) Kuan Zhao & Zhu L. Yang, 2014, chiamato comunemente porcino malefico per il rischio di confusione con l'edule Boletus edulis, è un fungo tossico della famiglia delle Boletaceae. È conosciuto anche col binomio obsoleto di Boletus satanas.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal latino satanas, di Satana, cioè diabolico, malefico.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

10-30 (40) cm di diametro, carnoso, emisferico, poi convesso-appiattito, biancastro, bianco-verdastro o bianco-grigiastro, glabro e liscio, con piccole screpolature al centro; diventa bruno-bluastro quando manipolato. Nell'esemplare vecchio diventa gnoccoso, si storce.

Pori[modifica | modifica wikitesto]

Piccoli, rotondi, rosso-sangue o rosso-arancione verso il margine, viranti nel verdastro alla pressione.

Tubuli[modifica | modifica wikitesto]

Giallognoli o giallo-verdastri, corti, al tocco virano nel blu.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Ovale o globoso, tozzo, compatto, ingrossato alla base, color giallognolo (giallo rosso) o giallo-arancio; nella parte alta (l'attaccatura al cappello) ricoperto da un fine reticolo a piccole maglie di colore rosso-vivo; la parte centrale e inferiore è a superficie rossa con reticolo concolore. La parte sotto terra, quella che lo collega, ed è parte integrante, al micelio è giallo-brunastro. Il colore si vede raramente in quanto spessissimo è sporco di terra.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Soda, compatta, biancastra, assumente rapidamente al taglio una tinta rossiccia che dapprima vira nel viola oppure nel blu tenue, successivamente nel grigio.

B.satanas - dettaglio di pori e reticolo
  • Odore: sgradevole,alla lunga nauseante. In maturità di "cadavere".
  • Sapore: inizialmente gradevole e dolciastro, come di "noce", poi piuttosto sgradevole. Più accentuato negli esemplari più vecchi.

Caratteri microscopici[modifica | modifica wikitesto]

Spore

Fusiformi, bruno-olivastre in massa.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce generalmente su suoli calcarei, sotto latifoglie, dalla primavera all'estate e, talvolta, anche nella prima metà dell'autunno.

Si sviluppa in zone prevalentemente esposte a sud, non molto elevate. Vive in simbiosi anche con il castagno ed è facile trovarlo in gruppi più o meno numerosi.[2]

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.

Molto velenoso, provoca vomito persistente.

Dal Rubroboletus satanas è stata estratta una potente glico-proteina tossica, la Bolesatina, un inibitore della sintesi proteica a livello ribosomale (meccanismo: nucleoside trifosfato fosfatasi), idrolizzando il GTP nonché l'ATP.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Boletus satanas Lenz, Schwämme Mitteldeutschl.: 67 (1831)
  • Suillus satanas (Lenz) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 3(2): 536 (1898)
  • Tubiporus satanas (Lenz) Maire, Publ. Inst. Bot. Barcelona 3(no. 4): 45 (1937)
  • Rubroboletus satanas (Lenz) Kuan Zhao & Zhu L. Yang, Phytotaxa 188(2): 70 (2014) f. satanas
  • Suillellus satanas (Lenz) Blanco-Dios, Index Fungorum 211: 2 (2015) f. satanas
  • Suillellus satanas (Lenz) Blanco-Dios, Index Fungorum 211: 2 (2015) var. satanas
  • Suillellus satanas (Lenz) Blanco-Dios, Index Fungorum 211: 2 (2015)
  • Boletus crataegi Smotl., C.C.H. 29(1-3): 32 (1952)
  • Boletus satanas f. crataegi Smotl. ex Antonín & Janda, Acta Musei Moraviae, Sci. biolog. 92: 212 (2007)
  • Rubroboletus satanas f. crataegi (Smotl. ex Antonín & Janda) Janda & Kříž, Czech Mycol. 68(1): 109 (2016)
  • Suillellus satanas f. crataegi Smotl. ex Blanco-Dios, Index Fungorum 211: 2 (2015)
  • Rubroboletus satanas f. crataegi Smotl. ex Mikšík, Index Fungorum 260: 1 (2015)

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

  • Caloboletus calopus, da cui si distingue principalmente per il sapore dolciastro (molto amaro nel C. calopus), per il gambo obeso e per i pori rossi.
  • In alcune sue forme particolari, di rado, può essere confuso con il Neoboletus erythropus che però ha il cappello di colore marrone-bruno e la carne virante al verde/azzurro invece che al viola e poi lentamente al blu/azzurro. I meno esperti potrebbero essere tratti in inganno, oltre che dalla forma del carpoforo, anche dal colore del cappello del N. erythtropus che a volte si presenta leggermente decolorato e quindi vagamente simile a quello del R. satanas.
  • Suillellus luridus, stesso discorso del N. erythropus.
  • Boletus splendidus, con gambo rosso chiaro, cappello grigio topo nel giovane e con aloni roseii nel vecchio.
  • Boletus pulchrotinctus

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Micologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di micologia