Cyanoboletus pulverulentus

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Cyanoboletus pulverulentus
Cyanoboletus pulverulentus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae
Genere Cyanoboletus
Specie C. pulverulentus
Nomenclatura binomiale
Cyanoboletus pulverulentus
(Opat.), Gelardi, Vizzini & Simonini, 2014
Sinonimi

Boletus pulverulentus Opat., 1836

Cyanoboletus pulverulentus
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
marrone
Velo
nudo
Carne
virante
Ecologia
Commestibilità
commestibile

Cyanoboletus pulverulentus (Opat.), Gelardi, Vizzini & Simonini, 2014 è un fungo appartenente alla famiglia Boletaceae. È una specie priva di reticolo sul gambo e facilmente riconoscibile perché ogni sua parte al tatto vira intensamente e velocemente al blu.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

6-10 (13) cm di diametro, globoso, a forma circolare o sub-ellittica.

Cuticola
non separabile dal cappello, vellutata, liscia con tempo secco, di colore da ocra a bruno scuro, vira a blu-nerastra al tatto.
Margine
regolare, a volte lobato e involuto, leggermente eccedente

Pori[modifica | modifica wikitesto]

Minuti, tondi, presto angolosi, giallo-verdastri, al tocco virano al blu.

Tubuli[modifica | modifica wikitesto]

Lunghi fino a 12 mm, adnati, giallo-verdastri, al tocco virano al blu.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

4-9 x 1,5–3 cm, piuttosto slanciato, liscio, raramente ventricoso, attenuato verso la base, talvolta radicante, di colore giallo nella parte alta, più scuro, concolore al cappello, nella parte mediana, biancastro verso la base, al tocco vira rapidamente al blu scuro.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Compatta, gialla, al taglio o al tocco vira rapidamente al blu, dopo circa 15 minuti diventa grigio-nerastra, con il tempo tende a tornare al giallo.

Microscopia[modifica | modifica wikitesto]

Spore
10-14 x 4-5,5 µm, fusiformi, olivacee al microscopio, color bruno in massa; ;
basidi
tetrasporici, claviformi, 45-55 x 8-12 µm.
cistidi
fusiformi, con granulazioni, 40-50 x 5-8 µm.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il Cyanoboletus pulverulentus cresce sotto latifoglie e conifere, in estate-autunno.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Discreta, si presta bene ad essere consumato nel misto.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal latino pulverulentus, pulverulento, pervia dell'aspetto del carpoforo.

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Boletus pulverulentus Opat., Arch. Naturgesch. 2(1): 27 (1836)
  • Xerocomus pulverulentus (Opat.) E.-J. Gilbert, Les Livres du Mycologue Tome I-IV, Tom. III: Les Bolets: 116 (1931)
  • Tubiporus pulverulentus (Opat.) S. Imai, Trans. Mycol. Soc. Japan 8(3): 113 (1968)
  • Boletus radicans sensu Rea (1922), auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  • Boletus pulverulentus f. reticulatus Snell, E.A. Dick & Hesler, Mycologia 43(3): 362 (1951)
  • Boletus pulverulentus f. reticulatipes Cetto, I Funghi dal Vero (Trento): 477 (1983)
  • Boletus pulverulentus f. reticulatipes Cetto, Enzyklopädie der Pilze, Band 1: Leistlinge, Korallen, Porlinge, Röhrlinge, Kremplinge u.a. (München): 535 (1987)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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