Biancospino di Vallonica

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Biancospino di Vallonica
Parco del Monte Subasio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Umbria
LocalitàAssisi
IndirizzoRifugio Vallonica
Coordinate43°03′29.45″N 12°39′40.54″E / 43.05818°N 12.66126°E43.05818; 12.66126
Codice identificativo05/A475/PG/10
Caratteristiche
SpecieCrataegus monogyna Jacq.
Altezzam
Perimetro tronco4,80 m
Diametro chioma8,5 m
Mappa di localizzazione
Map

Il biancospino di Vallonica è un albero monumentale[1][2], esemplare di Crataegus monogyna situato nel Parco del Monte Subasio nel comune di Assisi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La pianta vegeta a 1.075 m sul livello del mare in prossimità della cima del Monte Subasio, a circa 500 m a sud del vecchio edificio del rifugio di Vallonica. Il tronco è stato classificato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con una circonferenza di 4,80 m, ma in realtà a 50 cm. da terra misura 2,60 m e da qui si apre una ramificazione che raggiunge quel diametro ad 1,30 m, altezza canonica della misurazione secondo la Guida alla valutazione del carattere di monumentalità del Ministero[3]. La Regione Umbria lo ha inserito nell’Elenco degli alberi di rilevante e peculiare interesse[4]della regione Umbria, con conseguente registrazione da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nell’Elenco degli alberi monumentali d'Italia[5][6]per la rilevanza di età e dimensione oltre che per la forma e il portamento[3][7][8][9]. Particolarmente interessante la fioritura nel periodo primaverile per la chioma completamente imbiancata dai petali e per l’intensità del profumo[10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gli alberi monumentali sono tutelati ai sensi dell’art. 136, comma 1, punto a) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Dlgs 22 gennaio 2004, n.42, su normattiva.it.
  2. ^ La definizione di “albero monumentale” è fornita dall’art. 7 della Legge 14 gennaio 2013, n. 10, Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, su normattiva.it.
  3. ^ a b Guida alla valutazione del carattere di monumentalità, su Ministero politiche agricole alimentari e forestali.
  4. ^ Legge regionale 19 novembre 2001, n. 28, art. 12, comma 4, Testo unico regionale per le foreste, su Banca dati leggi e regolamenti della Regione Umbria.
  5. ^ Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Decreto 23 ottobre 2014, Istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento, su gazzettaufficiale.it.
  6. ^ Elenco degli alberi monumentali d’Italia, su politicheagricole.it.
  7. ^ Con decreto dipartimentale n. 1104 del 31 marzo 2020, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha approvato le Linee guida per gli interventi di cura e salvaguardia degli alberi monumentali, su politicheagricole.it.
  8. ^ Nel 2019 è stata emessa la prima sentenza di condanna per omessa cura di un albero monumentale, decisione nel suo genere definita storica. Il caso si riferisce alla Quercia delle Checche in Val d’Orcia (Toscana), il primo monumento verde d’Italia riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali per i suoi valori botanico, paesaggistico, storico, culturale e religioso. Michele Anzaldi, La Quercia delle Checche andava salvata, ora lo dice anche il Tribunale di Siena, su huffingtonpost.it, 25 maggio 2019.
  9. ^ Ogni 21 novembre ricorre la Giornata degli Alberi, istituita nel 2013 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’obiettivo è «perseguire, attraverso la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l'attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1º giugno 2002, n. 120, e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell'aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani». L. 14 gennaio 2013, n. 10, su normattiva.it.
  10. ^ Biancospino comune – Assisi, Vallonica, Monte Subasio, su montagneaperte.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alvaro Paggi e Tiziana Ravagli, Patriarchi verdi. Itinerari in Valle Umbra, a cura di Danilo Rapastella, Spoleto, Comunità Montana Monti Martani, Serano e Subasio, 2015, ISBN 978-88-905122-7-8.
  • Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Laura Canini e Angela Farina (a cura di), Alberi monumentali d’Italia, Roma, Rodorigo Editore, 2018, ISBN 978-88-99544-34-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]