Bhaga

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Bhaga (भागा) è una divinità vedica. Nel Rigveda è uno degli Aditya, le sette divinità solari figlie di Aditi[1]. In particolare, rappresenta la divinità della ricchezza e della prosperità. Bhaga è il dio che sovrintende alla distribuzione dei beni e al destino di ogni uomo in relazione al suo merito, ed è associato a suo fratello, Aryaman, per quanto riguarda l'aspettativa di un matrimonio di successo[2].

Etimologia e significati

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Bhaga è un termine Sanscrito il cui significato è signore, padrone, ma usato anche per indicare ricchezza o prosperità. La sua origine è remota, e termini provenienti dalla medesima radice indoeuropea si trovano in molte lingue di origine indoeuropea: in greco Zeus bagaious, in avestico Bagha, in persiano antico Baga, nell'Antico slavo ecclesiastico Bogu e Bogatu, in lingua lituana Bogotas e Nabagas[3]. La parola sembra affine a Bhagavan e Bhagya, termini usati in diverse lingue indiane per indicare, rispettivamente Dio e destino.

In Avestano il termine bagha ha un significato incerto, ma viene usato per definire un "signore o un padrone". Dall'aggettivo segue il sostantivo, e tale termine potrebbe diventare l'epiteto del nome precedente, ad esempio Signor X. In alternativa, potrebbe essere parte di un composto dvandvah, cioè letto come "X e Baga", che implicherebbe Baga quale figura specifica[4].

Nelle lingue slave il termine è trasformato in bogu e in persiano bagha[5]. Questa parola bogu in slavo indica indistintamente le divinità, e un altro termine, affine al Devitico daeva, è usato per indicare il dio creatore, Rod, equivalente slavo di Brahmā. La semantica è simile a quella della parola "lord" lingua inglese, (da hlaford ossia pane guardiano), con l'idea che tra le funzioni di un capo o leader vi sia la distribuzione delle ricchezze tra i suoi seguaci. Il nome della città Baghdad condivide le sue origini con il persiano Medio Baga: baga-dati o dono divino, in persiano moderno: Baghdad.

Nel Rigveda, bhaga è un epiteto sia dei mortali che degli dei (ad esempio di Savitr, Indra e Agni), che conferiscono ricchezza e prosperità, così come la personificazione di un dio particolare, Bhaga, che ha le stesse funzioni. La personificazione è attestata principalmente in RV 7.41, in cui Bhaga è invocato circa 60 volte, insieme ad Agni, Indra, alla coppia Mitra - Varuna, i due Ashvin, Pushan, Brahmanaspati, Soma e Rudra.

Bhaga è invocato anche altrove in compagnia di Indra, Varuna e Mitra (es. RV 10.35, 42.396). La personificazione è occasionalmente intenzionalmente ambigua, come in RV 5.46, dove gli uomini sono descritti mentre chiedono a Bhaga di condividere il bhaga. Bhaga è occasionalmente associato al sole: in RV 1.123, si dice che l'Alba (Ushas) sia sua sorella, e in RV 1.136, l'occhio di Bhaga è adornato di raggi.

Il Nirukta del V/VI secolo a.C. (Nir. 12.13) descrive Bhaga come il dio del mattino. Nel Bhagavata Purana, Bhaga appare tra gli Aditya, che sono in questo testo dodici dèi solari.

  1. ^ Gaṅgā Rām Garg, Encyclopaedia of the Hindu World, Concept Publishing Company, 1992, pp. 170–, ISBN 978-81-7022-374-0.
  2. ^ Stephanie Jamison e Joel Brereton, The Rigveda –– Earliest Religious Poetry of India, Oxford University Press, 2015, p. 44, ISBN 978-0190633394.
  3. ^ cfr. pag 215 S. Bhattacharji (1970)
  4. ^ Ahura Mazdā per varie considerazioni
  5. ^ cfr. pag. 8 A. Macdonell (1898)
  • Arthur Anthony Macdonell,Vedic Mythology, Motilal Banarsidass Publ., 1898
  • Sukumari Bhattacharji, The Indian Theogony:A Comparative Study of Indian Mythology from the Vedas to the Purāṇas, CUP Archive, Feb 2, 1970

Collegamenti esterni

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