Bertrand Westphal

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Bertrand Westphal all' Universitat Pompeu Fabra, a Barcellona, nel gennaio 2020.

Bertrand Westphal (Strasburgo, 10 maggio 1962) è un docente francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Professore di letteratura comparata, insegna all'Università di Limoges dal 1998. Dal 2000 al 2019 ha diretto l'unità di ricerca «Espaces Humains et Interactions Culturelles», (EA 1087, poi UR 13334), che ha contribuito a creare. Prima di assumere l'incarico a Limoges, ha insegnato presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione I.U.LM. di Milano (1987-1992) e presso l'Università degli Studi della stessa città (1992-1998). È stato Visiting Professor alla Texas Tech University (2005) e alla University of North Carolina Charlotte (2013-2015). Dal 2023 è titolare di una cattedra fondamentale (geocritica) presso l'Institut Universitaire de France (I.U.F.).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Bertrand Westphal è l'iniziatore della geocritica[1], uno dei principali approcci letterari alla rappresentazione dello spazio umano. Dopo aver curato la prima opera collettiva sul tema (La géocritique mode d'emploi), ha pubblicato il saggio La Géocritique. Réel, fiction, espace nel 2007, presso le Editions de Minuit. Questo libro è stato tradotto in inglese e in varie altre lingue. La traduzione italiana, eseguita da Lorenzo Flabbi, è uscita nel 2009 (Geocritica. Reale finzione spazio, Armando Editore). Geocritica pone le basi dell'omonima teoria (spazio-temporalità o rapporto tra rappresentazioni dello spazio e del tempo; trasgressività o mobilità delle rappresentazioni spaziali; referenzialità o rapporto tra il referente cosiddetto "oggettivo" e le sue rappresentazioni fittizie; leggibilità generale degli spazi referenziali). Nel 2011, Bertrand Westphal ha dato seguito al suo saggio del 2007 con Le Monde plausible. Espace, lieu, carte, che propone uno studio diacronico dei modelli di rappresentazione spaziale, distinguendo tra spazio aperto e luogo chiuso e ponendo particolare attenzione alle carte geografiche. Nel 2013, quest'opera è stata tradotta in inglese (Stati Uniti) da Amy Wells con il titolo The Plausible World. Nel 2016, un terzo saggio pubblicato da Minuit stabilisce un legame tra l'approccio geocritico e gli studi di world literature, ponendo l’accento sull'esame della cartografia artistica. Pubblicato nel 2016, il saggio La Cage des méridiens. La littérature et l'art contemporain face à la globalisation, ha vinto il prestigioso Prix littéraire Paris-Liège[2] l'anno successivo. È stato tradotto in cinese nel 2023. Nel 2019, un quarto saggio, Atlas des égarements. Etudes géocritiques, è stato pubblicato dalle Editions de Minuit. Quest'opera completa la "trilogia geocritica[3]" dal punto di vista della cartografia artistica. Nel 2023, Bertrand Westphal ha pubblicato L'Infini culturel. Théorie littéraire et fragilité du divers, presso la casa editrice Brill. Questo nuovo libro propone una lettura critica della world literature e della francofonia, nonché un esame della nozione di etnocentrismo.

Bertrand Westphal è autore di vari altri libri, tra cui Roman et Evangile (2000), dedicato alla trasposizione, in senso narratologico, di episodi o personaggi dei Vangeli nel romanzo europeo contemporaneo. È anche autore di L'œil de la Méditerranée. Une odyssée littéraire (2005), che raccoglie una serie di studi sui luoghi del Mediterraneo, e Austro-fictions. Une géographie de l'intime (2010), che esplora le opere di una dozzina di scrittori austriaci contemporanei.

Bertrand Westphal è intervenuto numerose volte in italiano in occasione di conferenze o articoli pubblicati in riviste italiane[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anastasija Gjurčinova, "Opere con vista: gli scrittori italiani e l’idea dello spazio letterario", in Geocritica e geopolitica nella letteratura italiana del Novecento, Edizione della Facoltà di Filologia Blaže Koneski – Università Ss. Cirillo e Metodio di Skopje, 2018: "La geocritica, invece, è un ramo della critica letteraria ovvero un metodo di analisi e di approccio ai testi letterari, che è in particolare concentrato sulla categoria dello spazio e sulle forme della sua rappresentazione letteraria. Il caposcuola di questa disciplina è senz’altro il comparatista francese Bertrand Westphal, che nelle sue ricerche insiste sull’osservazione dello spazio in una prospettiva interdisciplinare, tra letteratura, geografia, urbanistica ecc".
  2. ^ Le Lauréat 2017 : Bertrand Westphal, su paris-liege.be.
  3. ^ Zhang Qiang, "Atlas des égarements: Études géocritiques by Bertrand Westphal (review)", in L’Esprit Créateur, Johns Hopkins University Press, Volume 62, Number 3, Fall 2022, pp. 164-165 (https://muse.jhu.edu/article/864707), (consultato il 31 luglio 2023)
  4. ^ "Tokyo in tre romanzi occidentali: Faire l’amour di Jean-Philippe Toussaint, Mapa de los sonidos de Tokio di Isabel Coixet e Tan cerca de la vida di Santiago Roncagliolo", in Moderna, 14, Pisa, 1-2 2012, p.259-270; "Ma il mare bagna Trieste? La città ‘terraiola’", in Civiltà del mare e navigazioni interculturali: sponde d’Europa e l’isola Trieste, C. Ferrini, R. Geffer Wondrich, P. Quazzolo, A. Zoppellari (a cura di), Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2012, p. 200-209; "C’è posto sulla panchina. Il caos calmo del manager milanese (Veronesi, Covacich, Lolli)", in La città e l’esperienza del moderno, t. 1, Pisa, Edizioni ETS, 2012, p. 177-188; "Spazio, luogo, frontiera. Dante e l’orizzonte", in Between, I.1 (2011) (http://www.between-journal.it/); "La geocritica, un approccio globale agli spazi letterari", in Il senso dello spazio. Lo spatial turn nei metodi e nelle teorie letterarie, Flavio Sorrentino (a cura di), Roma, Armando, 2010, p. 115-125.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Saggi e monografie (selezione)

  • L’Infini culturel. Théorie littéraire et fragilité du divers, Leida, Brill, 2023. ISBN 978-90-04-52157-5
  • Atlas des égarements. Études géocritiques, Parigi, Éditions de Minuit, coll. Paradoxe, 2019. ISBN 978-2-7073-4537-0
  • La Cage des méridiens. La Littérature et l’Art contemporain face à la globalisation, Parigi, Éditions de Minuit, 2016. ISBN 978-2-7073-2958-5
  • Le Monde plausible. Espace, lieu, carte, Parigi, Éditions de Minuit, coll. Paradoxe, 2011. ISBN 978-2-7073-2193-0
  • La Géocritique. Réel, fiction, espace, Parigi, Éditions de Minuit, coll. Paradoxe, 2007. ISBN 978-2-70732-004-9
  • trad. Geocritica. Reale finzione spazio, tradotto da Lorenzo Flabbi, Roma, Armando Editore, 2009, 240 pp. ISBN 978-88-6081-542-2

Curatore o co-curatore di opere collettive (selezione)

  • Francophone Literature as World Literature, con Christian Moraru e Nicole Simek (a cura di), New York, Bloomsbury, 2020. ISBN 978-1-5013-4714-6
  • Géocritique: Etat des lieux/ Geocriticism: A Survey, con Clément Lévy (a cura di), Limoges, PULIM, coll. Espaces Humains, 2014. ISBN 978-2842877187
  • Espaces, Tourismes, Esthétiques, con Lorenzo Flabbi (a cura di), Limoges, Presses Universitaires de Limoges, coll. Espaces humains, 2010. ISBN 978-2842875077
  • Littérature et espaces, con Juliette Vion-Dury e Jean-Marie Grassin (a cura di), Limoges, Presses Universitaires de Limoges, 2003. ISBN 978-2842873080
  • La Géocritique mode d’emploi, Limoges, Presses Universitaires de Limoges, 2000. ISBN 978-2842871406
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