Benedetto Marini

Benedetto Marini (Urbino, 1590 – Codogno, post marzo 1629) è stato un pittore italiano del primo Seicento.

Biografia

Benedetto Marini, nato a Urbino nel 1590, si formò non con il massimo rappresentante della pittura marchigiana del tempo, ossia Federico Barocci, ma bensì con Claudio Ridolfi, pittore veneto di matrice veronesiana da cui trasse molte caratteristiche stilistiche. Dopo aver lasciato nella città natale una "Pietà e Santi" conservata alla Galleria Nazionale delle Marche, si trasferì a Faenza nel 1612, ancora molto giovane, per attendere alle decorazioni di alcune cappelle in Duomo insieme al più esperto Ferraù Fenzoni. Dopo alcuni anni di attività a Faenza e in Romagna, si spostò a Piacenza, dove iniziò ad essere documentato nel 1618. Nella città dei Farnese resterà per dieci anni, lavorando molto spesso per il convento francescano e compiendo il suo massimo capolavoro proprio per il refettorio dei Frati minori, ossia la "Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci", alla quale mise mano anche il pittore milanese Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino. Verso la fine degli anni venti Marini si spostò a Codogno per dipingere nella collegiata di San Biagio due pale d'altare con l'"Adorazione dei Magi" e la "Strage degli Innocenti", nonché gli affreschi della volta con le storie della Vergine. Gli ultimi documenti che lo attestano in vita risalgono al marzo 1629, indice del fatto che ormai viveva stabilmente in quella località.

Collegamenti esterni

• Bernadetta Nicastro, MARINI, Benedetto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 70, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.