Benedetti (famiglia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

I Benedetti (talvolta anche Benedetto) furono una famiglia patrizia veneziana, annoverata fra le cosiddette Case Nuove.

Stemma Benedetti

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Operanti nel settore del credito e considerati una famiglia nuova nel XIII secolo[1], i Benedetti sono di provenienza assai incerta; le fonti paiono concordare, tuttavia, nel farli molto antichi a Venezia[2].

Furono presenti nell'antico Maggior Consiglio fin dagli anni Sessanta e Settanta del Duecento; per i periodi 1293-1295 e 1296-1297 è attestata la presenza di un Nicolò Benedetti da Cannaregio[1]. Dopo la serrata del 1297, invece, è un Pietro Benedetti da Cannaregio a chiedere l'approvazione da parte del Consiglio dei Quaranta (ma dopo l'aprile di quell'anno, dal momento che la famiglia non è menzionata nella Cronaca Trevisana)[1]. Un ramo secondario del casato, stabilitosi ad Acri e ritornato in patria dopo la serrata, fu aggregato al patriziato nel 1303[1].

Questa famiglia si estinse nella prima metà del secolo XVII, forse nel 1624 in un Vincenzo Benedetti, «ucciso da Ladri sicari»[2], o forse poco più avanti, tra il 1632 e il 1640[3].

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Luoghi e architetture[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]