Chiara Bosatta
Beata Chiara Bosatta | |
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Religiosa delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza | |
Nascita | Pianello del Lario, provincia di Como, giovedì 27 maggio 1858 |
Morte | Pianello del Lario, mercoledì 20 aprile 1887 |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | Papa Giovanni Paolo II, domenica 21 aprile 1991 |
Santuario principale | Santuario Sacro Cuore di Como |
Ricorrenza | dal 1992 20 aprile |
Attributi | Martire della carità (attributo conferito da Papa Giovanni Paolo II nell'omelia di beatificazione) |
Patrona di | Guanelliani |
Chiara (al secolo Dina) Bosatta (Pianello del Lario, 27 maggio 1858 – Pianello del Lario, 20 aprile 1887) è stata una religiosa italiana, sorella della cofondatrice Sr. Marcellina Bosatta (insieme a don Luigi Guanella) della congregazione delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza. Nel 1991 papa Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Alessandro Bosatta, piccolo produttore di seta, e di Rosa Mazzucchi, rimase orfana di padre in tenera età e nel 1871 venne inviata a studiare presso la casa delle Figlie della carità di Gravedona, dove si mantenne lavorando come inserviente. Rimase dalle Canossiane fino al 1878 e manifestò anche l'intento di entrare come religiosa nella congregazione, ma essendo stata giudicata più incline alla vita contemplativa venne rifiutata.
Tornata nel suo paese natale, entrò con la sorella Marcellina nella Pia Unione delle Figlie di Santa Maria, sodalizio creato dal parroco Carlo Coppini per servire presso l'ospizio di carità da lui fondato per gli anziani e l'infanzia abbandonata, dove alla Bosatta venne affidata l'istruzione delle piccole ospiti.
Nel 1881 al defunto don Coppini subentrò Luigi Guanella sotto la cui guida il sodalizio venne trasformato in congregazione di voti semplici: Dina Bosatta, che assunse il nome religioso di Chiara, divenne responsabile della formazione spirituale delle consorelle ed è ritenuta cofondatrice dell'istituto.
Nel 1885 si trasferì ad Ardenno, dove don Lorenzo Guanella, fratello di Luigi, si avvalse della sua collaborazione per aprire nella cittadina la Cittadella della Carità: ammalatasi, fece ritorno a Pianello, dove morì nel 1887, all'età di 28 anni e 10 mesi circa.
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]Lo stesso Luigi Guanella si attivò presso l'arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari e papa Pio X perché venisse aperto il processo di beatificazione della Bosatta, che venne effettivamente avviato nel 1912: riconosciutane l'eroicità delle virtù, papa Giovanni Paolo II le riconobbe il titolo di Venerabile e la domenica 21 aprile del 1991, a Roma, presiedette alla cerimonia della sua beatificazione.
Memoria liturgica dal 1992 il 20 aprile.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Chiara Bosatta
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chiara Bosatta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiara Bosatta, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiara Bosatta, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Il sito ufficiale della Congregazione dei Servi della Carità www.guanelliani.org, su guanelliani.org. URL consultato il 28 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2008).
- Il sito ufficiale della Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza www.cgfsmp.org, su cgfsmp.org.
- Il sito del Santuario del Sacro Cuore in Como fondato dal Guanella dove riposa il corpo della Beata www.sacrocuorecomo.it, su sacrocuorecomo.it. URL consultato il 28 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2007).
- Omelia di papa Giovanni Paolo II nella beatificazione di Suor Chiara Bosatta, Basilica Vaticana 21 aprile 1991 [collegamento interrotto], su va.
- Il discorso di papa Giovanni Paolo II all'Opera don Guanella in occasione del Centerario di presenza in Roma, Aula Paolo VI 30 ottobre 2004 [collegamento interrotto], su va.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88889921 · ISNI (EN) 0000 0000 6286 5318 · SBN PBEV027535 · BAV 495/15998 |
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