Battaglia della Linea di Tannenberg

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Battaglia della Linea di Tannenberg
parte seconda guerra mondiale fronte orientale (1941-1945)
Data25 luglio - 10 agosto 1944
LuogoSinimäed Hills, Estonia

59°22′32″N 27°51′17″E

EsitoVittoria difensiva tattica tedesca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
22 250 soldati (volontari estoni, valloni, olandesi e Volksdeutsche delle Waffen-SS)

7 carri armati

70-80 cannoni d'assalto

49 aeroplani
136 830 soldati

150 veicoli corazzati

1 680 cannoni d'assalto

546 aeroplani
Perdite
2 500 morti e dispersi

7 500 feriti e malati

6 carri armati

Totale: 10 000
35 000 morti e dispersi

135 000 feriti e malati

157-164 carri armati

Totale: 170 000
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La battaglia della Linea di Tannenberg (in tedesco: Die Schlacht um die Tannenbergstellung; in russo: Битва за линию «Танненберг») conosciuta anche come battaglia delle Colline Blu (in estone: Sinimägede lahing) fu una feroce battaglia sul fronte orientale combattuta durante la seconda guerra mondiale tra le forze tedesche del Gruppo Armate Narva e le forze sovietiche del Fronte di Leningrado dal 25 luglio al 10 agosto 1944. Lo scontro fu combattuto per il controllo dello strategico Istmo di Narva, volto a impedire l'invasione della Prussia Orientale da parte delle preponderanti forze sovietiche e va a inserirsi nel quadro più ampio della battaglia di Narva.

La difesa contro le divisioni sovietiche venne sostenuta principalmente dalle forze delle Waffen-SS, con l'ausilio di diversi reparti ausiliari composti da olandesi, valloni e Volksdeutsche, con oltre metà dei reparti di fanteria composti da volontari estoni della 20. Waffen-Grenadier-Division der SS. La battaglia si concluse con una vittoria difensiva tedesca, con 22 250 soldati delle SS che riuscirono a respingere l'assalto di oltre 136 830 soldati sovietici infliggendo perdite gravissime al nemico.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Narva (1944).

Forze in campo[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Non esiste una completa panoramica dell'ordine di battaglia delle forze sovietiche, né l'entità totale delle forze che presero parte allo scontro della Linea di Tannenberg, se non che la superiorità numerica rispetto alle forze tedesche fosse preponderante. Al 29 luglio, quarto giorno dell'offensiva, il generale Leonid Govorov aveva a sua disposizione una forza di circa undici divisioni di fanteria e almeno sei reggimenti di carri. Le forze sovietiche che soffrirono pesanti perdite nei combattimenti precedenti erano state rinforzate con truppe fresche, mentre lo schieramento delle artiglierie sovietiche comprendeva le divisioni del 109º, 117º e 122º Corpo Fucilieri. Il 109º e il 117º Corpo erano concentranti in prossimità del Sinimäed, mentre il 122º venne schierato sul fianco meridionale in prossimità della Parrocchia di Vaivara.

Germania[modifica | modifica wikitesto]

La situazione tedesca nel settore era assai critica, in quanto le forze germaniche non potevano opporre alla preponderante superiorità numerica che pochi reggimenti di fanteria esausti e senza riserve, praticamente senza supporto aereo e sotto il continuo fuoco dell'artiglieria nemica. Il generale Anton Gasser, che comandava il gruppo armate Narwa incaricato della difesa della Prussia Orientale, era molto scettico riguardo alle possibilità di resistenza delle truppe del Gruppenführer Felix Steiner: infatti, sebbene le truppe fossero dotate di munizioni e armamenti sufficienti, l'assenza di supporto aereo e l'idea che il morale e lo spirito combattivo delle truppe fossero bassi faceva credere a Gasser che, a meno di non concentrare maggiori rinforzi nel settore, le truppe di Steiner non sarebbero state in grado di resistere a lungo contro i sovietici, cosa che successivamente venne smentita dallo svolgimento della battaglia. Gasser si rivolse al comando del Gruppo Armate Nord, chiedendo che venissero destinati rinforzi alla Linea di Tannenberg, ma il generale Ferdinand Schörner riferì che aveva provato più volte a sollecitare il Führer sulla necessità di rinforzi e che l'unica risposta di Hitler era stato l'ordine per le unità presenti sul campo di combattere fino all'ultimo uomo e il divieto di ritirarsi. Al 28 luglio l'ordine di battaglia germanico era il seguente:

Corpi separati:

  • Quattro battaglioni di Polizia Ausiliaria Estone
  • Settore orientale, difesa costiera – Generalleutnant Alfons Luczny
  • Due reggimenti di difesa delle frontiere estoni
  • 513º battaglione di artiglieria navale
  • 502º battaglione Panzer pesante
  • 752º battaglione anticarro

Totale: 22 250 truppe schierate in venticinque battaglioni estoni e ventiquattro tedeschi, olandesi, danesi, fiamminghi, italiani, norvegesi e valloni.

Lo scontro[modifica | modifica wikitesto]

Collina Orfanotrofio[modifica | modifica wikitesto]

26 Luglio[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 luglio, mentre le forze del Fronte di Leningrado incalzavano le truppe germaniche in ritirata, un poderoso attacco sovietico si abbatté sulle posizioni tedesche della Linea di Tannenberg, anche se in anticipo rispetto all'arrivo della maggior parte delle forze previste per l'attacco. L'artiglieria e l'aviazione sovietica martellarono le postazioni tedesche con bombe e proiettili, distruggendo praticamente la totalità della foresta che ricopriva la collina. Nel mentre la 201ª e la 256ª divisione fucilieri, sostenute dal 98º reggimento corazzato, presero d'assalto le posizioni tenute dai militi della Divisione SS Nordland, conquistando il lato orientale della Collina dell'Orfano.

27 Luglio[modifica | modifica wikitesto]

La mattina del 27 luglio le forze sovietiche lanciarono un nuovo poderoso attacco contro le posizioni tedesche, martellando con un violento fuoco di artiglieria la cima della collina. Per tamponare la difesa, il comandante Steiner schierò gli 8 carri armati di cui disponeva, ma il fronte tedesco, tenuto dalla Nordland e da una compagnia della Divisione Estone, minacciava comunque di crollare sotto l'insostenibile pressione nemica.

Con il rischio di uno sfondamento, Schröner giunse di persona dietro la linea del fronte e nel corso di una riunione ordinò a Fritz Von Scholz e a Felix Steiner di riconquistare il saliente orientale della collina dell'Orfanotrofio a qualsiasi costo, chiedendo inoltre ai soldati di resistere fanaticamente sulle posizioni e di contrattaccare non appena si fosse aperto uno spiraglio. Lo stesso giorno il comandante Von Scholz venne mortalmente ferito da una salva di artiglieria sovietica mentre lasciava la sua postazione di comando per distribuire gli ordini.

28 Luglio[modifica | modifica wikitesto]

Il giorno successivo le forze sovietiche della 2ª Armata d'assalto vennero rafforzate dal 31º e dall'82º reggimento corazzato, tre brigate di artiglieria da campagna e da nove reggimenti di artiglieria pesante. Quella sera le forze tedesche tentarono di riconquistare la Collina dell'Orfanotrofio ricorrendo alla tattica di infiltrare nelle trincee occupate dai sovietici piccole pattuglie le quali, con violenti attacchi a sorpresa servendosi granate e feroci combattimenti corpo a corpo, riuscirono a liberare il saliente e a rioccupare le posizioni precedentemente perdute. L'attacco tedesco venne tuttavia fermato dall'intervento delle truppe corazzate sovietiche.

Collina Granatieri[modifica | modifica wikitesto]

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