Battaglia de la Croix-des-Bouquets

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Battaglia de la Croix-des-Bouquets
parte della Rivoluzione haitiana
Data22 marzo 1792
LuogoCroix-des-Bouquets, odierna Haiti
EsitoVittoria degli insorgenti
Schieramenti
Bandiera della Francia Colonia di Saint-Domingue Schiavi neri insorti
Bandiera della Francia mulatti e liberi di colore
Comandanti
Beauvais
André Rigaud
Yacinthe
Effettivi
Inferiori a quelli degli insorgentiPiù di 1200
Perdite
100 morti1200 morti
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La battaglia de la Croix-des-Bouquets fu un episodio della rivoluzione haitiana.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

Cacciata da Port-au-Prince, l'armata dei mulatti e dei Libres de couleur comandata da Beauvais e da Rigaud si ricompose a La Croix-des-Bouquets. L'arrivo in loco di queste truppe provocò una sollevazione degli schiavi della pianura di Cul-de-Sac. Questi schiavi, armati unicamente di coltelli, picche, zappe e mazze ferrate vennero capeggiati da Yacinthe, di appena 21 anni. Gli schiavi insorti si unirono all'armata di Beauvais e di Rigaud.

I bianchi decisero di attaccare questa conformazione il 22 marzo con i fanti ed i dragoni della Guardia nazionale francese provenienti da Port-au-Prince rinforzati da un distaccamento del régiment de Normandie e del régiment d'Artois. Il combattimento si svolse a La Croix-des-Bouquets.

Lo scrittore francese Victor Schœlcher del XIX secolo, nella sua "Vita di Toussaint Louverture" descrisse questo episodio: "Gli schiavi neri condotti da Yacinthe, quasi tutti africani di origine, erano armati unicamente di coltelli, picche, zappe e mazze ferrate; erano stati istigati dai loro maghi, persuasi a risuscitare quell'Africa che gli era stata uccisa, e pertanto si gettarono con foga contro le baionette dei plotoni francesi che li decimarono. [...] Yacinthe, uno dei loro capi, [...] si lanciò alla loro testa, affrontando la battaglia col solo vantaggio del suo talismano personale[1]".

Pur con pesanti perdite inflitte al nemico, alla fine i bianchi dovettero battere in ritirata in disordine a Port-au-Prince, come ricorda Victor Schœlcher basandosi sugli scritti di Madiou e di Lacroix, dove si denota inoltre che i bianchi che morirono furono circa 100 soldati mentre gli insorgenti ebbero perdite di 1200 uomini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Victor Schœlcher, Vie de Toussaint Louverture, Ed. Karthala, 1982 [1889], pp. 60–61.
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