Bartolomeo Uliari

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Bartolomeo Oleario)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bartolomeo Uliari, O.F.M.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Francesco, Alfonso e Fabrizio Boschi, Ritratto di Bartolomeo Uliari (1642); affresco, Chiesa di Ognissanti, Firenze
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1320 circa a Padova
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo1381 da papa Urbano VI
Consacrato vescovoin data sconosciuta
Creato cardinale18 dicembre 1389 da papa Bonifacio IX
Deceduto16 aprile 1396 a Gaeta
 

Bartolomeo Uliari od Oleario o anche dall'Olio (Padova, 1320 circa – Gaeta, 16 aprile 1396) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano, vescovo di Firenze dal 1385 al 1389, dopo Angelo Acciaiuoli junior.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origine padovana, apparteneva all'Ordine francescano[1], fu nominato vescovo di Ancona nel 1381. Nel frattempo a Firenze si era in cerca di un nuovo vescovo dopo l'elezione dell'Acciaiuoli a cardinale, ed i nomi più caldeggiati erano Luigi Marsili, Francesco Zabarella o Onofrio Visdomini, personaggi legati in diversa maniera alla città, ma nella sorpresa generale fu nominato Bartolomeo Uliari da papa Urbano VI il 9 dicembre 1385.

Sebbene fosse un personaggio con un'alta fama in teologia e lettere, fu ignorato dalla città, tanto che Angelo Acciaiuoli continuò a svolgere l'attività di vescovo almeno fino al 1387, e papa Bonifacio IX, non volendo forzare una situazione delicatissima in città fatta di un fragile equilibrio fra le fazioni rivali, decise di nominarlo cardinale e nunzio apostolico a Napoli (18 dicembre 1389, con il titolo di cardinale presbitero di Santa Pudenziana[2]), dove era rifugiato lo scismatico antipapa Clemente VII, e di porre sul soglio episcopale fiorentino un personaggio più gradito, Onofrio Visdomini, dal 1389.

Un bassorilievo che lo rappresenta si trova sotto l'Altare della tomba di sant'Antonio da Padova nell'omonima basilica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. Campana, «Lettera del cardinale padovano (Bartolomeo Uliari) a Coluccio Salutati», in: Classical, Mediaeval and Renaissance. Studies in honor of Berthold Louis Ullman, edited by Charles Henderson jr., II, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1964, p. 238, nota 2. Inoltre: Gianfrancesco da Venezia, «Fra Bartolomeo degli Uliari», in: La Rassegna Nazionale 59 (1891), pp. 776-787. Quanto riportato nell'autorevole opera di Konrad Eubel (Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1) è basato su un errato documento: cf. Campana.
  2. ^ Il titolo di cardinale presbitero di Santa Pudenziana era stato già assegnato dall'antipapa Clemente VII nel 1385 a Bertrand de Chanac, nonostante ne fosse in carica il cardinale Marino del Giudice, deceduto nel 1386, che lo tenne in contrapposizione al legittimo Bartolomeo Oleario, fino al 1401

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze, 1970.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Ancona Successore
Giovanni Tedeschi, O.E.S.A. 1381 – 9 dicembre 1385 Guglielmo Dallavigna, O.S.B.
Predecessore Vescovo di Firenze Successore
Angelo Acciaiuoli II 9 dicembre 1385 – 18 dicembre 1389 Onofrio Visdomini, O.E.S.A.
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Pudenziana Successore
Bertrande de Chanac
(obbedienza avignonese)
18 dicembre 1389 – 16 aprile 1396 Angelo d'Anna de Sommariva, O.S.B.Cam.
Controllo di autoritàVIAF (EN7244150567630706370000 · WorldCat Identities (ENviaf-7244150567630706370000