Baku Fires

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Baku Fires
Pugilato
Segni distintivi
Colori sociali
Dati societari
Città Baku
Paese Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
Federazione AIBA
Campionato World Series of Boxing
Fondazione 2010
Presidente Bandiera dell'Azerbaigian Genzhiyev Rizvan
Allenatore Bandiera dell'Azerbaigian Agaev Gamzat
Impianto sportivo Olympic Sports Center "Serhedchi"
Baku
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
(3000 posti)
Palmarès
www.bakufires.az

I Baku Fires sono stati una squadra di pugilato che ha preso parte al campionato mondiale delle World Series of Boxing.

Storia della società[modifica | modifica wikitesto]

La squadra è stata fondata nel 2010 e fa capo alla holding Gilan Holding, presente in diversi settori dell'economia azera[1].

È una delle 12 squadre originarie della competizione, che hanno preso parte alla prima edizione della competizione nel 2010.

Nel corso della stagione 2010-2011, si è classificata prima nel girone asiatico della regular season, davanti alla squadra kazaka dell'Astana Arlans. Nel corso dei play-off, è stata poi eliminata nelle semifinali dai francesi del Paris United con il punteggio di 6-4. Due pugili della squadra asiatica hanno partecipato alle finali individuali, Soltan Migitinov nella categoria dei pesi medi e Magomedrasul Majidov dei massimi, entrambi battuti rispettivamente dall'ucraino Sergiy Derevyanchenko e dall'italiano Clemente Russo, tutti e due del franchise Dolce & Gabbana Milano Thunder.

Nella stagione 2011-2012 è stata inserita nel girone B, in cui si è classificata prima vincendo tutti i 10 incontri, qualificandosi quindi ai play-off. Nei quarti di finale ha eliminato Venky's Mumbai Fighters con il punteggio di 7-3, venendo poi eliminata da Dolce & Gabbana Milano Thunder nelle seminifinali per 7-3.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Gli incontri interni del Baku Fires vengono disputati presso l'Olympic Sports Center "Serhedchi", a Baku[2].

Organico 2011-2012[modifica | modifica wikitesto]

Roster[modifica | modifica wikitesto]

La squadra è composta da 29 pugili internazionali suddivisi in 5 categorie di peso[3].

Categoria Pugile
Pesi Gallo (54 kg) Bandiera dell'Azerbaigian Magomed Abdulhamidov

Bandiera dell'Azerbaigian Javid Chalabiyev
Bandiera dell'Azerbaigian Gairbek Germakhanov
Bandiera della Russia Magomed Kurbanov (pugile)
Bandiera della Mongolia Tugstsogt Nyambayar

Pesi Leggeri (61 kg) Bandiera del Tagikistan Oraz Avzalshoev

Bandiera dell'Azerbaigian Semen Grivachev
Bandiera dell'Azerbaigian Isa Isayev
Bandiera del Tagikistan Madadi Nagzibekov
Bandiera della Georgia Koba Pkhakadze

Pesi Medi (73 kg) Bandiera dell'Azerbaigian Osman Aliyev

Bandiera dell'Ucraina Sergiy Lapin
Bandiera dell'Azerbaigian Soltan Migitinov
Bandiera dell'Azerbaigian Heybulla Mursalov
Bandiera della Bielorussia Mahamed Nurudzinau
Bandiera della Bielorussia Mikalai Vesialou

Pesi Mediomassimi (85 kg) Bandiera dell'Azerbaigian Askhab Abdulkhaligov

Bandiera dell'Azerbaigian Radgab Aliyev
Bandiera dell'Azerbaigian Vatan Huseynli
Bandiera dell'Azerbaigian Ramazan Magomedau
Bandiera dell'Azerbaigian Teymur Mammadov
Bandiera dell'Azerbaigian Azamat Murtuzaliyev

Pesi Massimi (+91 kg) Bandiera dell'Azerbaigian Abdulkadir Abdullayev

Bandiera dell'Azerbaigian Ilgar Allahverdiyev
Bandiera dell'Azerbaigian Zamig Atakishiyev
Bandiera dell'Azerbaigian Magomedrasul Majidov
Bandiera dell'Azerbaigian Haji Murtuzaliyev
Bandiera dell'Ucraina Denys Poyatryka
Bandiera dell'Azerbaigian Farid Shabanov

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Staff tecnico aggiornato al 25 febbraio 2012.

Staff attuale dell'area sportiva
  • Allenatore: Bandiera dell'Azerbaigian Gamzat Agayev.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Baku Fires. Information, su worldseriesboxing.com, WSB. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2012).
  2. ^ Baku Fires. Venue, su worldseriesboxing.com, WSB. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
  3. ^ (EN) Baku Fires. The squad 2011/12, su worldseriesboxing.com, WSB. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2012).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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