Aure soavi e liete

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Aure soavi e liete
CompositoreGeorg Friedrich Händel
Tonalitàmi bemolle maggiore
Tipo di composizioneCantata
Numero d'operaHWV 84
Epoca di composizione1707
Prima esecuzionePalazzo Ruspoli, Cerveteri, marzo 1707 (?)
Durata media8 minuti
Organicosoprano, basso continuo

Aure soavi e liete (HWV 84) è una cantata profana drammatica barocca in mi bemolle maggiore composta da Georg Friedrich Händel nel 1707, mentre era al servizio della famiglia Ruspoli come Maestro di cappella a Roma. L'autore del testo è sconosciuto. Altri cataloghi della musica di Händel fanno riferimento al lavoro come HG l,12 (non c'è una certificazione HHA del lavoro).[1] La cantata è scritta per soprano solo e basso continuo ed è divisa in quattro movimenti. La durata dell'esecuzione è di circa otto minuti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Händel compose Aure soavi e liete mentre era ospite di Francesco Maria Marescotti Ruspoli durante il suo soggiorno in Italia. La fattura del copista a Ruspoli per la composizione è datata 16 maggio 1707.[1] Tuttavia Burrows ha ipotizzato che la sua prima esecuzione possa essere stata nel marzo dello stesso anno presso il Palazzo Ruspoli a Cerveteri.[2] Secondo John Mainwaring Handel aveva viaggiato in Italia nel 1706 su invito di Ferdinando de' Medici. Altre fonti affermano che Händel fosse stato invitato da Gian Gastone de' Medici, che Händel aveva incontrato nel 1703–1704 ad Amburgo.[3] Il Medici desiderava far diventare Firenze la capitale italiana della musica, e per questo cercava di attirare i più importanti talenti del momento. Nel 1707 Händel giunse a Roma, dove per due anni fu ospite di Ruspoli, che lo fece suo Maestro di cappella.[4][5] Durante questo periodo Händel compose anche l'antifona Salve Regina (HWV 241), che fu eseguita nel castello Ruspoli di Vignanello e la cantata secolare Diana Cacciatrice (HWV 79), che fu eseguita nel palazzo Ruspoli di Cerveteri. I suoi oratori del 1707 La Resurrezione (HWV 47) e Il trionfo del tempo e del disinganno (HWV 46a), entrambi dedicati a Francesco Maria Marescotti Ruspoli, furono eseguiti a Roma nei palazzi delle famiglie Ruspoli ed Ottoboni.[6][7][8] Händel rimase in Italia fino al 1710 e Antonio Caldara gli succedette nel 1709 come Maestro di Cappella della famiglia Ruspoli.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro è scritto per soprano solo e clavicembalo (con marcature sparse di basso figurato). La cantata contiene due abbinamenti recitativo-aria.

Movimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro è composto di quattro movimenti:

Movimento Tipo Tonalità Metro Tempo Battute Testo
1 Recitativo 4/4 17 Aure soavi e liete, ombre notturne e chete, voi dall'estivo ardore, dolci ne difendete.

Ma non trova il mio core, nel suo cocente ognor loco amoroso, chi lo difenda o chi gli dia riposo.
onde fra voi solingo di parlar a colei che pur non m'ode, aure soavi, ombre notturene io fingo.

2 Aria mi bemolle maggiore 4/4 Adagio 21 Care luci, che l'alba rendete quand'a me cosi belle apparite

voi nel cor mille fiamme accendete, ma pietà dell'ardor non sentite.

3 Recitativo 4/4 8 Pietà, Clori, pietà! se quel che pietà sia dentro al tuo cor si sa, deh!

fa che l'alma mia veda e conosca a prova che la pietà nel tuo bel cor si trova.

4 Aria sol minore 3/8 34 Un'aura flebile, un'ombra mobile sperar mi fà,

che Clori amabile nell'alma nobile senta pietà.

I movimenti non contengono segnature di ripetizione. Il numero delle battute è il numero indicato sul manoscritto. Quanto sopra è tratto dal volume 50 della edizione Händel-Gesellschaft.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Anthony Hicks (2001).
  2. ^ Burrows, Donald (2012).
  3. ^ Ellen T. Harris, Handel as Orpheus: voice and desire in the chamber cantatas, su books.google.com.
  4. ^ Bollettino cecilia, Associazione italiana Santa Cecilia, 1906, p. 186.
    «..Haendel, maestro di cappella della famiglia Ruspoli..»
  5. ^ autoreGeorge John Buelow, A History of Baroque Music, Indiana University Press, 2004, p. 477.
    «Molte delle composizioni italiane di Handel derivano dall'interesse per lui e la sua musica del marchese (poi principe) Francesco Ruspoli, che impiegò Händel come compositore in casa...»
  6. ^ Donald Burrows, Handel: Messiah, Cambridge University Press, 1991, p. 3.
    «a Roma Handel compose per il suo più costante mecenate romano, il marchese Ruspoli..."»
  7. ^ Marian Van Til, George Frideric Handel: A Music Lover's Guide, WordPower Publishing, 2007, p. 32.
    «Handel scrisse (La Resurrezione) per Ruspoli per una complessa esecuzione nella domenica di Pasqua 1708, presso il palazzo Ruspoli Bonelli»
  8. ^ Joel Flegler, Fanfare, J. Flegler, 1977, p. 233.
    «esecuzione presso il Palazzo Bonelli, casa del suo ricco mecenate romano, il marchese Francesco Maria Marescotti Ruspoli. Ruspoli era intensamente interessato alla musica e capì in pieno il talento di Händel, fatto che diede al giovane tedesco notevole incoraggiamento»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Harris, Ellen T., Handel Complete Cantatas. Volume 2 (PDF), (CD) (Media notes), Brilliant Classics, 2009, p. 7.
  • Friedrich Händels Werke. Band 50 Leipzig: Deutsche Händelgesellschaft, 1887. Plate H.W. 50., n.d. Web. 27 settembre 2015.
  • "Handel Secular Cantatas." Stanley Sadie. Gramophone, n.d. Web. 28 settembre 2015.
  • Talbot, Michael. Aspects of the Secular Cantata in Late Baroque Italy. Burlington: Ashgate, 2009. Print.
  • The International Library of Music for Home and Studio. Vol. 1. New York: U Society, 1936. 53-68. Print. Musical Literature.
  • Bucchianeri, Elizabeth A. New York: Batalha, 2010. Handel's Path to Covent Garden: E.A. Bucchianeri: Books. Print. 28 settembre 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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