Aulo Sempronio Atratino (console 497 a.C.)

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Aulo Sempronio Atratino
Console della Repubblica romana
GensSempronia
Consolato497 a.C.
491 a.C.

Aulo Sempronio Atratino (... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano del V secolo a.C.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu eletto console la prima volta nel 497 a.C. con Marco Minucio Augurino, quando nel foro romano fu inaugurato il tempio di Saturno e vennero istituiti i Saturnali.[1]

Nel 491 a.C. fu rieletto console per la seconda volta, ed anche questa volta con Marco Minucio Augurino; dalla Sicilia giunse una massiccia importazione di grano, per poter soddisfare la mancanza di generi alimentari seguita alla secessione della plebe sul Monte Sacro.

Tra i senatori ve ne erano molti che pensavano che fosse arrivato il tempo di recuperare i diritti che la plebe aveva ottenuto grazie alla secessione del 494 a.C. Questi erano capeggiati da Gneo Marcio Coriolano,[2] poco incline a soluzioni di compromesso, tanto che nel corso dell'anno, dopo aspri conflitti con i tribuni della plebe, fu condannato all'esilio a vita.

Nel 486 a.C. intervenne attivamente nella discussione inerente alla Lex Cassia agraria, sostenendo la proposta di Appio Claudio, di nominare una commissione di 10 senatori, che definisse quali terre fossero di proprietà pubblica, terre che, secondo Aulo Sempronio, dovevano essere suddivise, anche con gli alleati Latini ed Ernici, se conquistate successivamente ai rispettivi trattati di alleanza.[3]

Nel 482 a.C. fu nominato interrex dal Senato romano; scaduto il termine nominò Spurio Larcio come interrex successivo.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 21.
  2. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 34-35.
  3. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro VIII, 74-75.
  4. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro VIII, 90.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Quinto Clelio Siculo
e
Tito Larcio II
497 a.C.
con Marco Minucio Augurino I
Aulo Postumio Albo Regillense
e
Tito Verginio Tricosto Celiomontano
I
Tito Geganio Macerino
e
Publio Minucio Augurino
491 a.C.
con Marco Minucio Augurino II
Quinto Sulpicio Camerino Cornuto
e
Spurio Larcio II
II