Associazione Sportiva Edera (Pola)

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Associazione Sportiva Edera
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Rosso[1]
Dati societari
CittàPola
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneFIFA
Federazione FIGC
Fondazione1907
Scioglimento1926
StadioCampo di Via Promontore (Prato Sette Moreri)[2]
(? posti)
Palmarès
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L'Associazione Sportiva Edera, nota semplicemente come Edera Pola, è stata una società calcistica italiana con sede a Pola, oggi in Croazia. Vanta due partecipazioni al campionato di Seconda Divisione (allora il secondo livello del calcio italiano) negli anni venti. Il club ha avuto vita breve tanto che è stato sciolto nel 1926 dal regime fascista (che chiuse d'ufficio tutte le squadre simpatizzanti del Partito Repubblicano Italiano come l'Edera di Trieste e di Macerata).

L'Associazione Sportiva Edera è stata una squadra polese fondata nel 1907 quando Pola faceva ancora parte dell'Austria-Ungheria.[3][4] Nel 1914, nel contesto della prima guerra mondiale (scoppiata in quello stesso anno), «venne sciolta una prima volta dalle autorità austroungariche per il suo carattere irredentistico».[5] In seguito all'annessione della città e del resto dell'Istria all'Italia sancita dal Trattato di Rapallo del 1920, la società, la cui casacca era rossa, venne ricostituita[6] e il 13 novembre 1921 inaugurò il nuovo campo di via Promontore (Prato Sette Moreri) con una partita contro l'Olympia di Fiume.[7] Nella stagione 1921-1922, pur non avendone diritto,[8] fu ammessa in Coppa Giulia, il massimo campionato di calcio della Venezia Giulia, in sostituzione della rinunciataria U.S. Polese.[9] Il secondo posto al termine della stagione le valse la promozione in Seconda Divisione, allora il secondo livello del calcio italiano. Nella prima stagione tra i cadetti il club vinse il proprio girone, classificandosi poi terzo nel girone B delle semifinali. Al termine del campionato successivo tuttavia la società, rimasta invischiata nella lotta per non retrocedere, fu riconosciuta colpevole di tentato illecito sportivo, e penalizzata di tutti i 12 punti conseguiti sul campo con conseguente retrocessione all'ultimo posto in classifica, in quanto il presidente aveva tentato di vendersi l'ultima partita in cambio di soldi. Nel biennio successivo il club militò nella Terza Divisione Giuliana venendo poi sciolto nel 1926 dal regime fascista (che chiuse d'ufficio tutte le squadre simpatizzanti del Partito Repubblicano Italiano come l'Edera di Trieste e di Macerata); tutti i giocatori del club confluirono nel Grion Pola.

L'Edera fu rifondato nel marzo 1946, per volontà di alcuni dei dirigenti del vecchio club, dopo la caduta del regime fascista. All'epoca della rifondazione la seconda guerra mondiale era appena terminata e la città di Pola faceva parte della zona A di occupazione della Venezia Giulia, in attesa del trattato di pace tra l'Italia e le potenze alleate. L'Edera richiese di essere riconosciuta come erede del Grion, di fatto sciolto nel 1945 in quanto società dal carattere prettamente fascista, al fine di ottenere l'ammissione al campionato di Serie B. Altre due società concittadine, l'U.S. Operaia e l'A.S. Pola (successivamente ridenominata in U.S. Polese), tuttavia avanzarono la stessa richiesta e la FIGC decise di non ammettere nessuna delle tre pretendenti al campionato, anche perché il Grion non era mai stato ufficialmente sciolto e risultava ancora affiliato alla Federazione.[10] L'Edera cessò poi la propria attività a causa della cessione di Pola e dell'Istria alla Jugoslavia sancita dal trattato di pace del 1947 e al conseguente esodo di gran parte della popolazione italofona.

Cronistoria dell'Associazione Sportiva Edera
  • 1921-1922 - 2º nella Coppa Giulia. Promossa in Seconda Divisione.
  • 1922-1923 - 1º nel girone D della Seconda Divisione, 3º nel girone B delle semifinali.
  • 1923-1924 - 8º nel girone E della Seconda Divisione. Retrocessa in Terza Divisione.
  • 1924-1925 - 6° nella Terza Divisione giuliana.
  • 1925-1926 - 5º nel girone A della Terza Divisione giuliana, la squadra viene soppressa dal regime fascista.
  1. ^ Cfr. L'Azione del 15 novembre 1921 in cui i giocatori dell'Edera vengono definiti "rossi".
  2. ^ L'Azione del 15 novembre 1921.
  3. ^ L'Arena di Pola (12 novembre 1977), articolo Tre pretendenti al dopo Grion: «[...] l'Associazione Sportiva Edera fondata nel 1907 a Pola [...]».
  4. ^ Secondo il museo virtuale del NK Istra l'Edera sarebbe stato fondato nell'agosto 1910.
  5. ^ L'Arena di Pola (12 novembre 1977), articolo Tre pretendenti al dopo Grion: «[...] venne sciolta una prima volta dalle autorità austroungariche per il suo carattere irredentistico, le quali ultime nell'occasione avevano imprigionato alcuni dirigenti e soci».
  6. ^ Secondo L'Arena di Pola (12 novembre 1977), articolo Tre pretendenti al dopo Grion, la società sarebbe stata ricostituita nel 1922 ma si tratta di una imprecisione in quanto era già attiva e affiliata al Comitato Regionale Giuliano già nel 1921. Vedasi L'Azione del 21 ottobre 1921 che afferma che erano passati solo tre mesi dalla nascita della società.
  7. ^ L'Azione del 12 novembre 1921.
  8. ^ Vedasi L'Azione del 6 dicembre 1921.
  9. ^ L'Azione del 15 dicembre 1921.
  10. ^ L'Arena di Pola (12 novembre 1977), articolo Tre pretendenti al dopo Grion.

Voci correlate

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