Assedio di Taormina (962)
Assedio di Taormina parte delle Guerre arabo-bizantine e della conquista islamica della Sicilia | |||
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Taormina vista dal monte Venere | |||
Data | 962 | ||
Luogo | Taormina | ||
Esito | Vittoria fatimide | ||
Modifiche territoriali | Annessione di Taormina al califfato fatimide | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Perdite | |||
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L'assedio di Taormina nel 962 fu un assedio della principale fortezza bizantina in Sicilia, a Taormina, da parte dei Kalbiti, per conto della dinastia Fatimide.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'assedio fu guidato dai cugini Kalbiti Al-Hasan ibn Ammar al-Kalbi e Aḥmad b. Ḥasan Abi l-Husayn e durò trenta settimane, fino alla caduta della città nel giorno di Natale del 962. 1.570 abitanti (circa un quinto della popolazione) fu inviato in schiavitù al califfo fatimide al-Mu'izz; la città fu ribattezzata al-Mu'izziyya e furono introdotti coloni musulmani.
A questo assedio seguirono altre vittorie fatimidi nell'assedio di Rometta e nella battaglia dello Stretto di Messina nel 964–965, che segnarono la fine della presenza bizantina in Sicilia e il completamento finale della conquista musulmana della Sicilia[1][2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Michael Brett, The rise of the Fatimids : the world of the Mediterranean and the Middle East in the fourth century of the Hijra, tenth century CE, Brill, 2001, ISBN 90-04-11741-5, OCLC 45954266. URL consultato il 17 febbraio 2021.
- ^ A. Metcalfe, The Muslims of medieval Italy, Edinburgh University Press, 2009, ISBN 978-0-7486-2911-4, OCLC 650246468. URL consultato il 17 febbraio 2021.