Arvid Järnefelt

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Arvid Järnefelt

Arvid Järnefelt (San Pietroburgo, 16 novembre 1861Helsinki, 27 dicembre 1932) è stato un giudice e scrittore finlandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

I genitori di Arvid erano il generale e governatore August Aleksander Järnefelt ed Elisabeth Järnefelt (nata Clodt von Jürgensburg). Arvid ebbe nove fratelli: Kasper, Erik, Ellida, Ellen, Armas, Aino, Hilja e Sigrid.

Arvid Järnefelt sposò Emilia Fredrika Parviainen a Jyväskylä il 6 settembre 1884. Ebbero cinque figli: Eero, Liisa, Anna, Maija ed Emmi. Eero divenne in seguito diplomatico e ambasciatore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Järnefelt divenne un famoso autore alla fine del XIX secolo. Scrisse romanzi, racconti e memorie realistici, spesso tendenziosi ma psicologicamente penetranti.

Nel 1889 Arvid fondò il giornale Päivälehti con i suoi amici Eero Erkko e Juhani Aho. Päivälehti fu sostituito da Helsingin Sanomat nel 1904.

Arvid Järnefelt si interessò al tolstoismo, influenzato dalla madre Elisabeth. Aveva studiato legge e nel 1891 divenne apprendista avvocato a Vaasa. All'epoca aveva letto gli scritti dell'autore russo Lev Tolstoj ed era diventato un fan del tolstoismo. Arvid lasciò la sua carriera di avvocato e iniziò a vivere come tolstoista; divenne un contadino a Virkkala. Aiutava anche i poveri e i prigionieri.

Una delle sue opere teatrali, Kuolema (Morte) (1903, rivista nel 1911), presentava musiche di scena composte dal cognato Jean Sibelius, che comprendono il famoso Valse triste.

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