Arsenocrandallite

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Arsenocrandallite
Classificazione Strunz (ed. 10)8.BL.10[1]
Formula chimicaCaAl3(AsO3,5(OH)0,5)2(OH)6[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotrigonale[1]
Parametri di cellaa=7,08, c=17,27, Z=3[3]
Gruppo puntuale3m
Gruppo spazialeR 3m[4]
Proprietà fisiche
Densità3,25(1) (misurata), 3,30 (calcolata)[4] g/cm³
Durezza (Mohs)[4]
Sfaldaturaassente[4]
Fratturaconcoide[4]
Coloreda blu a verde bluastro[4]
Lucentezzavitrea[4]
Opacitàtraslucida[4]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'arsenocrandallite è un minerale appartenente al gruppo della dussertite descritto nel 1981 in base ad un ritrovamento avvenuto fra i vecchi scarti di una miniera nel distretto minerario di Neubulach nel nord della Foresta Nera in Germania.[4] Il minerale è l'analogo della crandallite contenente arsenico al posto del fosforo, da qui il nome.[3]

L'arsenocrandallite si scioglie parzialmente in acido cloridrico e acido nitrico a freddo mentre si scioglie completamente ma lentamente in acido cloridrico a caldo.[3]

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

L'arsenocrandallite è stata scoperta sotto forma di croste reniformi e di aggregati sferulitici fino a 0,1 mm.[3]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

L'arsenocrandallite è stata trovata su quarzo e barite[4] associata a brochantite, calcofillite, parnauite, arseniosiderite, mansfieldite e tennantite corrosa[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Arsenocrandallite mineral information and data - mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 2 agosto 2013.
  2. ^ (EN) P. Bayliss, Kolitsch U., Nickel E. H., Pring A., Alunite supergroup: recommended nomenclature (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 74, n. 5, ottobre 2010, pp. 919–927. URL consultato il 20 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2012).
  3. ^ a b c d e (EN) M. Fleischer, Chao G. Y., Mandarino J. A., New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 67, 1982, pp. 854-860. URL consultato il 2 agosto 2013.
  4. ^ a b c d e f g h i j (DE) K. Walenta, Mineralien der beudantit-crandallitgruppe aus dem Scwarzwald: Arsenocrandallit und sulfatfreier weilerit (PDF), in Schweizerische Mineralogische und Petrographische Mitteilungen, vol. 61, 1981, pp. 23-35. URL consultato il 2 agosto 2013.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia