Armand-Nompar de Caumont, duca de la Force

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Armand-Nompar de Caumont
NascitaLa Force, 30 ottobre 1580
MorteLa Force, 16 dicembre 1675
Religionecattolica
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Forza armataEsercito
GradoMaresciallo di Francia
Guerre
fonti nel testo
voci di militari presenti su Wikipedia

Armand-Nompar de Caumont, marchese e II duca de La Force (La Force, 30 ottobre 1580La Force, 16 dicembre 1675), è stato un generale francese, Maresciallo di Francia sotto Luigi XIV.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro della nobile famiglia de Caumont, Armand de Caumont era figlio primogenito di Jacques Nompar de Caumont, militare ugonotto e I duca de La Froce nonché maresciallo di Francia sotto Luigi XIII, nipote di Armand de Gontaut-Biron, anch'egli maresciallo di Francia all'epoca di Enrico III. Sua madre era infatti Charlotte de Gontaut-Biron (1561-1635).

Il 26 dicembre 1610, divenne capitano delle guardie del corpo di Luigi XIII[1].

Il 19 marzo 1625, divenne maresciallo di campo[2], combattendo le guerre d'Italia e riuscendo a prendere le fortezze di Saluzzo, Villafranca e Pancale. In Lorena, combatté gli imperiali nella Battaglia di Raon[3].

Dal 1632 al 1637, fu maestro del guardaroba del re, funzione occupata prima di lui dal maresciallo conte di Chalais.

Fu presente agli assedi di Corbie (1636) e Fontarrabie (1638)[4].

Alla morte di suo padre, ereditò il ducato-parìa de La Force, ed ottenne il bastone di maresciallo di Francia quello stesso anno, il 29 agosto 1652.

Deceduto senza un erede maschio ma alla straordinaria età di 95 anni, alla sua morte i suoi titoli ed i suoi beni passarono al fratello minore Henri.

Matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Verso il 1600, sposò Jeanne de La Rochefaton, dama di Saveilles. Ebbe due figli: Jacques, morto senza discendenti nel 1661, e Charlotte, moglie del maresciallo de Turenne, morta anch'ella senza eredi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata (PDF), su ancestramil.fr. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2013).
  2. ^ La promotion des maréchaux de camp depuis la création de cette charge jusqu'en 1715, Claude Hérissant, 1763, p. 85
  3. ^ William Duckett, Dictionnaire de la conversation et de la lecture inventaire raisonné, 1868, p. 52
  4. ^ Histoire généalogique et chronologique des pairs de France, Anselme de Sainte-Marie, 1733, p. 576
Controllo di autoritàVIAF (EN68154196730520111046