Arcidiocesi di Eliopoli di Fenicia

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Eliopoli di Fenicia
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Heliopolitana in Phoenicia
Patriarcato di Antiochia
Sede titolare di Eliopoli di Fenicia
Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXIX secolo
StatoLibano
Arcidiocesi soppressa di Eliopoli di Fenicia
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

L'arcidiocesi di Eliopoli di Fenicia (in latino: Archidioecesis Heliopolitana in Phoenicia) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Eliopoli di Fenicia, corrispondente alla città di Baalbek nell'odierno Libano, è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana di Fenicia Seconda nella diocesi civile d'Oriente e nel patriarcato di Antiochia.

Negli atti del martirio di sant'Eudocia si fa menzione del vescovo Teodoto, come riporta anche il martirologio romano alla data del 1º marzo. Secondo Eusebio di Cesarea la diocesi venne fondata dall'imperatore Costantino I, ma lo storico cristiano omette il nome del vescovo. Il vescovo Giuseppe prese parte al sinodo antiocheno che giudicò il vescovo Atanasio di Perre. Il suo episcopato terminò nel 451 quando fu sostituito da Nonno, trasferito dalla sede di Edessa; Nonno ritornò ad Edessa nel 457. Pietro sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi della Fenicia Seconda all'imperatore Leone dopo la morte di Proterio di Alessandria. A questi vescovi, citati da Le Quien, Korolevskij aggiunge Costantino, che avrebbe partecipato al secondo concilio di Nicea nel 787; tuttavia questo vescovo è escluso nell'edizione critica degli atti conciliari pubblicata da Erich Lamberz nel 2006.[1]

Dal XIX secolo Eliopoli di Fenicia è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 23 agosto 1965.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Teodoto †
  • Anonimo † (al tempo di Costantino I)
  • Giuseppe † (prima del 447 - 451)
  • San Nonno † (451 - 457 nominato arcivescovo di Edessa)
  • Pietro † (menzionato nel 458)
  • Costantino ? † (menzionato nel 787)

Arcivescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

I vescovi di Eliopoli di Fenicia appaiono confusi con i vescovi di Eliopoli di Augustamnica, perché nelle fonti citate le cronotassi delle due sedi non sono distinte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ENELLA) Erich Lamberz, Concilium Nicaenum II (787), in: Corpus Christianorum. Conciliorum Oecumenicorum Generaliumque Decreta, ed. G. Alberigo, I: The Oecumenical Councils. From Nicaea I to Nicaea II, Turnhout 2006, 295-345.
    (DE) Erich Lamberz, Die Bischofslisten des VII. Ökumenischen Konzils (Nicaenum II), Bayerische Akademie der Wissenschaften, Phil.-hist. Klasse, Abhandlungen N.F. 124, München 2004
  2. ^ Moroni, op. cit., p. 249; e Annuari Pontifici 1859, p. 237 e 1861, p. 255. Dall'Annuario Pontificio 1862 la sede risulta essere vacante fino al 1876. Secondo il Moroni, Francesco Pichi succede a François Pallu
  3. ^ Annuaire Pontifical Catholique 1899, p. 197.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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