Arcanotherium savagei

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Arcanotherium
Olotipo di Arcanotherium savagei: mandibola
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Proboscidea
Famiglia Barytheriidae
Genere Arcanotherium
Specie A. savagei

L'arcanoterio (Arcanotherium savagei) è un mammifero estinto appartenente ai proboscidati. Visse tra l'Eocene superiore e l'Oligocene inferiore (circa 37 - 33 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Libia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è noto grazie a fossili molto incompleti, costituiti soprattutto da una mandibola quasi completa con denti. Non è quindi possibile ricostruirne fedelmente l'aspetto, ma dal confronto con fossili più completi di animali simili è ragionevole supporre che Arcanotherium fosse un animale della taglia di un grosso tapiro (Tapirus indicus), dalla corporatura robusta forse simile a quella di un piccolo ippopotamo. L'olotipo è rappresentato da una mandibola priva della regione anteriore della sinfisi, appartenente a un esemplare giovane, da alcuni denti isolati e frammenti di scheletro postcranico. Sono conosciuti anche altri fossili frammentari (pezzi di mandibole e denti) attribuibili ad adulti.

La mandibola conserva tutta la dentatura posteriore decidua. Erano presenti tre premolari (dal p2 al p4) e tre molari (dal m1 al m3), ed è stato rinvenuto anche un primo incisivo inferiore isolato; un secondo incisivo inferiore era sicuramente presente, a giudicare dalla presenza dell'alveolo. Entrambi gli incisivi dovevano essere di grande taglia, e dietro di essi vi era un lungo diastema a causa dell'assenza del canino e del primo premolare. La formula dentaria dei denti permanenti non è conosciuta, poiché sono noti solo i molari posteriori.

Sia i molari da latte che quelli permanenti mostrano due creste (bilofodonti), la cui parte posteriore sembra avere tracce di una terza cresta. La formazione delle creste non era però completa, e in questo modo la struttura dei denti era parzialmente bunodonte (bunolofodonte). I premolari erano simili, come struttura, ai molari. La sinfisi della mandibola, benché imperfettamente conosciuta, era molto corta e si estendeva solo fino al secondo premolare inferiore.

Ricostruzione della mandibola di Arcanotherium savagei

La scapola di Arcanotherium era dotata di un tubercolo sopraglenoidale più piccolo di quello dell'affine Barytherium. L'ulna mostrava una faccetta articolare laterale distinta per il capitulum dell'omero (solo incipiente in Barytherium e in Numidotherium), e un notevole ampliamento della sua epifisi distale. L'osso semilunato era più ampio anteriormente che posteriormente ed era dotato di un piccolo contatto per l'ulna. Il cuneiforme carpale era più rettangolare di quello di Numidotherium, con una faccetta articolare per il pisiforme più grande di quella che si trova nei deinoteri e negli elefantiformi.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I fossili di questo animale vennero descritti per la prima volta nel 1995, e furono scoperti nella zona di Dor El Talha in Libia in terreni della fine dell'Eocene o dell'inizio dell'Oligocene. Inizialmente vennero descritti come appartenenti a una nuova specie del genere Numidotherium (N. savagei), e solo dopo un riesame dei fossili fu possibile riconoscere le notevoli differenze tra la specie tipo di Numidotherium (N. koholense) e la specie libica, più recente; fu così istituito il genere Arcanotherium.

Arcanotherium è stato considerato un rappresentante arcaico dei proboscidati, in una posizione evolutiva intermedia tra i proboscidati ancora più arcaici (come Phosphatherium, Daouitherium, Numidotherium e Barytherium) e un clade costituito da Moeritherium, i deinoteri e gli elefantiformi (Delmer, 2009); altri studi hanno invece ipotizzato una posizione più basale (Seiffert et al., 2012):


 Proboscidea 

 Eritherium

 Phosphatherium

 Moeritherium

 Daouitherium

 Arcanotherium

 Numidotherium

 Barytherium

 Omanitherium

 Proboscidea più recenti

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • N. Court. 1995. A new species of Numidotherium (Mammalia, Proboscidea) from the Eocene of Libya and the early phylogeny of the Proboscidea. Journal of Vertebrate Paleontology, 15(3):650-671.
  • C. Delmer. 2009. Reassessment of the generic attribution of Numidotherium savagei and the homologies of lower incisors in proboscideans. Acta Palaeontologica Polonica, 54(4):561-580.
  • Erik R. Seiffert, Sobhi Nasir, Abdulrahman Al-Harthy, Joseph R. Groenke, Brian P. Kraatz, Nancy J. Stevens & Abdul Razak Al-Sayigh. 2012. Diversity in the later Paleogene proboscidean radiation: a small barytheriid from the Oligocene of Dhofar Governorate, Sultanate of Oman. Naturwissenschaften, 99, S. 133–141.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]