Arcangelo da Calatafimi

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Beato Arcangelo Placenza da Calatafimi
 

Presbitero e predicatore francescano

 
Nascita1390 a Calatafimi
Morte24 luglio 1460 ad Alcamo
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione9 settembre 1836 da papa Gregorio XVI
Santuario principaleChiesa di Santa Maria di Gesù, Chiesa di San Michele in Calatafimi, Santuario campestre della Madonna di Giubino in Calatafimi
Ricorrenza10 agosto, 27 luglio

Arcangelo Placenza da Calatafimi (Calatafimi, 1390Alcamo, 24 luglio 1460) è stato un presbitero, religioso e predicatore francescano italiano venerato come beato dalla Chiesa cattolica.

Pietra tombale del beato Arcangelo

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Calatafimi, attorno all'anno 1390 dalla nobile famiglia locale dei Placenza, lasciò la casa paterna e andò a vivere in una grotta, non distante dalla chiesa campestre di Santa Maria del Giubino, dove gli si attribuiscono frequenti visioni della Vergine Maria, che gli si sarebbe mostrata da sopra un cipresso mentre pregava.[1].

Diffusasi la notizia delle apparizioni e dei miracoli il luogo divenne sempre più frequentato da curiosi e fedeli, e i suoi parenti vi si recarono per convincerlo a desistere dalle sue intenzioni. In cerca di raccoglimento Arcangelo si spostò dunque ad Alcamo, dove iniziò a prendersi cura dei malati nell'antico ospedale di Sant'Antonio, che provvide a rimettere in sesto dopo un periodo di abbandono. Nei momenti liberi si ritirava in una grotta vicina all'odierna chiesa di Santa Maria di Gesù[2] per pregare e fare penitenza.

Dopo la soppressione degli eremiti in Sicilia, per opera di papa Martino V, vestì l'abito dei Frati minori osservanti a Palermo, presso il convento di Santa Maria di Gesù.

Dopo essere diventato presbitero, il beato Matteo Guimerà da Agrigento, suo diretto superiore, gli concesse la facoltà di aprire nuovi conventi: Arcangelo tornò quindi presso l'ospedale di Sant'Antonio ad Alcamo, per aprirvi un convento. Venne inoltre eletto vicario provinciale dell'ordine e si dedicò alla predicazione.

Urna con le spoglie del beato Arcangelo Placenza da Calatafimi, custodita all'interno della chiesa di Santa Maria di Gesù ad Alcamo.

Visse nel convento di Santa Maria di Gesù di Alcamo fino alla morte, avvenuta il 24 luglio 1460. Il suo corpo è conservato in un'urna in ebano posta sopra l'altare di San Corrado, all'interno della chiesa di Santa Maria di Gesù. Papa Gregorio XVI lo proclamò beato, in virtù dei numerosi miracoli attribuitigli, il 9 settembre 1836.

Vetrata artistica raffigurante l'apparizione della Vergine al Beato Arcangelo - Cappella privata

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Beato Arcangelo Placenza da Calatafimi, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
  2. ^ Francesco Maria Mirabella, Cenni degli alcamesi rinomati in lettere, arti, armi e santità, Alcamo, tip. Gaetano Surdi, 1876.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Arcangelo da Calatafimi, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it. Modifica su Wikidata
  • Longo, Pietro: Memorie della vita, e virtù del beato Arcangelo Placenza della città di Calatafimi religioso de' Minori Osservanti di S. Francesco scritte dal sac. Pietro Longo della stessa città; Palermo: dalle stampe del Solli, 1804
  • Longo, Pietro: Esame delle osservazioni fatte dal cav. d. Giuseppe Triolo sopra le memorie della vita, e virtù del b. Arcangelo Placenza di Calatafimi. Opera apologetica del sac. Pietro Longo. Con una appendice, in cui si confuta la lettera del dott. in medicina d. Giambattista Bembina, scritta intorno allo stesso soggetto; Palermo: per le stampe del Solli, 1806
  • Longo, Pietro: Impugnazione della risposta del cav. d. Giuseppe Triolo. Dissertazione apologetica del parr. d. Pietro Longo in difensione dei natali del b. Arcangelo Placenza di Calatafimi; Palermo: per le stampe di Sanfilippo, 1812
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