Antonella Cimatti

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Antonella Cimatti (Faenza, 6 luglio 1956) è una ceramista artista italiana.

Ritratto di Antonella Cimatti mentre crea una crespina, sua reinterpretazione di oggetti della tradizione faentina (2016).

Il suo concept si basa sulla leggerezza e l’immaterialità della porcellana e dei materiali ceramici avanzati, conseguita anche mediante installazioni luminose con fibre ottiche e LED.

Ha rielaborato le crespine, oggetti originariamente della tradizione faentina, utilizzati nelle grandi corti europee del XVI e XVII Secolo; ha impiegato a questo scopo la porcellana paper clay, per una nuova collezione, iniziata nel 2005, basata su questa tecnica, conosciuta attraverso i libri, i contatti e l’amicizia con Rosette Gault.

Ha partecipato e partecipa a mostre e concorsi in Italia e all'estero (Francia, Spagna, Regno Unito, India, Slovenia, Russia, Corea del Sud, Australia, Taiwan, Giappone, USA), vincendo premi e riconoscimenti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Caduta di fibre ottiche, opera di Antonella Cimatti (2011).

Allieva di Carlo Zauli all'Istituto d'Arte Ballardini (oggi Liceo Torricelli-Ballardini) di Faenza, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha insegnato Design al “Ballardini” di Faenza dal 1979 fino a settembre 2017.

Ha completato gli studi con stage all'estero: Doban Decoration Technique (Toki, Giappone, 1981), Porcelain Filigree (Limoges, Francia, 1985) e Jewerly Design (Portsmouth, Inghilterra, 1988).

Ha anche insegnato all'estero per brevi periodi, attraverso progetti come Artist Fellowship Exchange, European Communities nel 1991 presso Art and Design Schools a Portsmouth, in Inghilterra, e a Turnhout in Belgio nel 1995.

Dal 1982 al 1986 è stata invitata in vari movimenti di ricerca artistica teorizzati da critici d'arte tra cui: A Tempo e a Fuoco a cura di Vittorio Fagone e Gian Carlo Bojani e De Sculptura a cura di Filiberto Menna; ha anche partecipato a numerose mostre in Italia e all'estero con il gruppo La Nuova Ceramica a cura di Franco Solmi. Inoltre dal 1986 al 1996 progetta in collaborazione con la Ceramica Flavia di Montelupo Fiorentino, e con gli studi di Faenza Liverani-Spadoni e Laura Silvagni.

Nel 2011 è stata invitata a partecipare alla 54ª Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, al Padiglione Italia e nel 2016-2017 a W-WOMEN IN ITALIAN DESIGN, presso il Triennale Design Museum di Milano.

Vive con la sua famiglia a Faenza.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Farfalle, opera di Antonella Cimatti (2015).
  • Premio 2º Concorso Nazionale della Ceramica, Reggio Calabria, Premio Città di Reggio Calabria 1981
  • Premio Oggetto d’uso e d’arredo per la casa, XXV^ Concorso Internazionale Gualdo Tadino, Primo Presio 1985
  • Premio Steelite International European Design Awards 1992, Stoke-on-Trent, Inghilterra, Terzo premio 1992
  • Premio Un disegno per la tavola, Montelupo Fiorentino, Primo premio 1994
  • Premio Il piatto da tavola, Faenza, Medaglia d'oro 2003
  • Premio Il vaso officinale, Collegno, Primo presio 2004
  • Premio Sale in corpo, Ente ceramica Faenza Ravenna, Primo premio ex aequo 2005
  • Premio The 4th World Ceramic Biennale 2007 Korea International Competition, Yeoju World Ceramic Livingware Gallery, Corea del Sud, Premio d'argento 2007
  • Premio Seapot-teapot competition, Portogallo, Primo premio ex aequo 2011
  • Premio The 4rd Taiwan Gold Teapot Prize exhibition at Yingge Ceramics Museum, Taiwan, Honorable mention with merit 2012
  • Premio MunGyeong Chasabal (Tea Bowls) Festival 2013 South Korea, Public Prize 2013
  • Premio Sixth International Small Teapot Competition, AMOCA, Pomona, California, USA, Primo premio 2014
  • Premio The 1st World Ceramic Teapot Competition, Yixing, Cina, Premio di bronzo 2019

Presenza nei musei[modifica | modifica wikitesto]

Ombre, opera di Antonella Cimatti (2018).
  • Istituto Statale d’Arte “Frangipane” (Collezione Ceramica Contemporanea), Reggio Calabria, 1981
  • MIC, Museo internazionale delle ceramiche in Faenza (Laboratorio di “Giocare con L’arte”), Faenza, 1984
  • Istituto Statale d’Arte “F. A. Grue” (Raccolta della Ceramica Contemporanea), Castelli, 1986
  • Archivio Industriale Bitossi, Montelupo Fiorentino, 1992
  • Museum Ariana, Ginevra, Svizzera, 1989 e 2011
  • MIC, Museo internazionale delle ceramiche in Faenza, Faenza, 1989 e 2016
  • Assopiastrelle (Centro di Documentazione della Piastrella di Ceramica Italiana), Sassuolo, 1995
  • Museo Internazionale della Donna nell‘Arte, Scontrone, 2002
  • Toki Municipal Institute of Ceramics, Toki-shi, Giappone, dal 2005 al 2008
  • World Ceramic Exposition Foundation (WOCEF collections), Corea del Sud, 2007 e 2015
  • Placas de Artistas, Nuevo Leòn, Messico, 2008
  • Coast City Art Gallery, Australia, 2008
  • Museu de Ceràmica de l’Alcora, Valencia, Spagna, 2008
  • Foshan Creative Industry Park, Foshan, Cina, 2009
  • Museo Opificio Rubboli, Gualdo Tadino, 2009
  • Jingdezhen Ceramics Museum, Jingdezhen City, Cina, 2011
  • Cheongju International Craft Museum, Cheongju, South-Korea, 2011
  • 10° Bienal Internacional de ceramica Artistica de Aveiro (Camara Municipal), Portogallo, 2011
  • Ambasciata d’Italia a Lisbona, Portogallo, 2011
  • Sèvres - Cité de la céramique, Francia, 2011
  • Museu de les Arts Decoratives, Museo del design di Barcellona, Barcellona, Spagna, 2012
  • Westerwald Ceramics Museum, Höhr-Grenzhausen, Germania, 2012
  • Fule International Ceramic Art Museum (FLICAM) Italian Pavillion, Fuping, Cina, 2013
  • Shimada City, Giappone, 2013
  • Kecskemét Collection Kecskemét (International Ceramics Studio), Ungheria, 2014
  • The Clay Studio Philadelphia, USA, 2015
  • Musée de la céramique (Musée Magnelli), Vallauris, Francia, 2016
  • ASU Art Museum, Tempe, USA, 2017
  • The Shigaraki Ceramic Cultural Park, Giappone, 2017
  • GNAM, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, Roma, 2017
  • CNR (Istec), Faenza, 2018

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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