Angelo Pavia

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Angelo Pavia

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV
Gruppo
parlamentare
Estrema sinistra
CollegioSoresina; Varese
Incarichi parlamentari
  • Commissione per l'esame del disegno di legge "Approvazione del piano regolatore per il risanamento e la sistemazione di alcuni quartieri della città di Padova"
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato10 dicembre 1920 –
LegislaturaXXV
Gruppo
parlamentare
Unione democratica sociale, poi Unione democratica
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneAvvocato

Angelo Pavia (Venezia, 23 febbraio 1858Roma, 26 maggio 1933) è stato un avvocato e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Avvocato a Milano, città dove si stabilisce subito dopo la laurea, dalla specializzazione nel penale passa dopo qualche tempo al civile e commerciale, affermandosi come legale delle prime cooperative socialiste. Consigliere comunale e provinciale a Varese, nel 1893 viene eletto per la prima volta deputato nel collegio di Soresina, confermato per sei volte nello stesso e la settima a Varese. Il 23 novembre 1908 è iniziato in Massoneria nella Loggia Quinto Curzio di Cremona e lo stesso giorno è fatto Maestro massone[1]. Sostenitore di Giovanni Giolitti è stato sottosegretario al Tesoro nel governo Luzzatti e nel quarto governo Giolitti, commissario italiano per l'esposizione universale di Saint Louis ed ha presieduto a Marienwerder la commissione di armistizio. Nominato senatore a vita nel 1920.

Muore nel 1933 ed è sepolto nel cimitero di Induno Olona, accanto al figlio Gianni.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, pp. 212-213.

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