Andrea Alpago

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Andrea Alpago (Belluno, 1450 circa – Padova, 1521[1]) è stato un medico e arabista italiano.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di lui si conosce molto poco. Nato intorno al 1450 a Belluno,[2] discendente forse da Endrighetto di Bongaio, primo conte d'Alpago (tant'è vero che viene talora citato come Andrea Bongaio o, erroneamente, Mongaio), era figlio del notaio Nicolò e sposò una tale Lucrezia. Ci sono pervenuti il documento di ammissione al consiglio dei nobili di Belluno (12 maggio 1479) e l'atto di divisione del suo patrimonio.

Compì i primi studi nella città natale, per passare verso il 1470 a studiare filosofia e medicina presso l'università di Padova.[2] Nel 1481 ottenne il dottorato in filosofia e l'anno successivo quello in medicina.[2]

Nel 1487 partì per Damasco, dove rimase per circa trent'anni come medico del consolato veneziano.[2] Nel 1517 si trasferì a Nicosia di Cipro; viaggiò attraverso Siria, Egitto e Cipro alla ricerca di manoscritti arabi.[2] Seguito da Shams al-Dīn Muḥammad Ibn Makkī, si appassionò alla cultura araba e ne imparò la lingua, tanto da essergli assegnate mansioni estranee a quelle consuete di medico (per esempio la traduzione di documenti ufficiali, tipica del dragomanno).

Nel 1520 fece ritorno in patria.[2] Nel gennaio 1521 si recò a Padova per presentare gli esiti delle sue fatiche agli accademici e gli fu assegnato un insegnamento di medicina pratica.[2] Morì pochi mesi dopo nella stessa città, nel 1521[1] o agli inizi del 1522.[2]

Fu autore di una revisione del Canone di Avicenna. Le sue traduzioni furono pubblicate dopo la sua morte.[2]

Traduzioni dall'arabo in latino[modifica | modifica wikitesto]

  • Ibn Sīnā (Avicenna), Il libro delle definizioni (edizione trilingue: arabo, romeno, latino). Traduzione dall'arabo, introduzione e bibliografia di George Grigore. Annotazioni e commenti di George Grigore, Alexander Baumgarten, Paula Tomo e Madalina Pantea. Elenco cronologico di Gabriel Biţună. Trascrizione critica della versione latina del trattato e dei commenti di Andrea Alpago (1546), DE DIFFINITIONIBUS, insieme alla traduzione dei commenti in romeno, di Alexander Baumgarten. Iași: Casa Editrice Polirom, Collezione Biblioteca Medievală, 2012.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b DBI.
  2. ^ a b c d e f g h i j Del Negro 2015,  p. 26.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Piero Del Negro (a cura di), Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell'Università di Padova, Padova, Padova University Press, 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN44428725 · ISNI (EN0000 0001 1797 8150 · SBN RAVV051951 · BAV 495/112603 · CERL cnp01356457 · LCCN (ENn84098958 · GND (DE123100798 · BNE (ESXX828205 (data) · BNF (FRcb12919176w (data) · J9U (ENHE987007392838605171 · CONOR.SI (SL247845219 · WorldCat Identities (ENlccn-n84098958