Alfredo Panella
Alfredo Panella | |
---|---|
Nazionalità | Italia |
Motociclismo | |
Alfredo Panella (Genzano di Roma, 1896 – ...) è stato un pilota motociclistico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Motociclista in attività dal 1921 al dopoguerra, Alfredo Panella nasce alla fine del XIX secolo a Genzano di Roma, presso i Castelli Romani.
Dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, Panella fece il suo esordio nel motociclismo alla corsa in salita della "Merluzza", arrivando ultimo della sua classe. Poco dopo, trasferitosi a Foligno per lavoro, arrivò secondo al Circuito dell'Appennino Centrale con una Frera 500, mostrando le sue doti di pilota irruente[1].
Nel 1923 divenne pilota ufficiale per la Galloni, casa motociclistica con sede a Borgomanero, ottenendo buoni risultati specie nella stagione 1926, anno in cui vinse 18 delle 20 gare disputate e il Campionato Italiano della 250[2]. Quando la Galloni chiuse i battenti passò alla Ladetto & Blatto, Casa torinese con le cui moto vinse il Gran Premio di Svizzera, valido come prova unica del campionato d'Europa 1928 classe 175[3] e un nuovo titolo italiano, quello della 175 cm³ nel 1929.
Nel 1930 passò alla Moto Guzzi, con cui ottenne altri tre titoli italiani (1930, 1931 e 1933, tutti in 250), la vittoria al Gran Premio di Francia 1931 sul Circuito di Montlhéry[4] e due medaglie d'oro alle Sei Giorni 1932 e 1933.
A metà anni trenta Panella iniziò a limitare la sua attività di pilota (che continuò sin oltre la seconda guerra mondiale), affiancando ad essa l'organizzazione di gare e raduni motociclistici. È stato inoltre tra i fondatori del Moto Club Arona.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Centauro n°4 del 28 febbraio 1938, pag. 10
- ^ Storia del CIV Archiviato il 13 marzo 2015 in Internet Archive.
- ^ Albo d'Oro del Campionato Europeo Velocità
- ^ Non si tratta del Gran Premio motociclistico di Francia, organizzato dall'Union Motocycliste de France (dal 1946 Fédération Française de Motocyclisme), ma di un'altra gara, nata nel 1912 e organizzata sino al 1937 dal Moto-Club-de-France: si veda a tal proposito la storia del GP su racingmemo.free.fr
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Colombo, L'altra vocazione, collana Motociclismo, settembre 1991, pp. 142-145.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Storia del Campionato Italiano Velocità, 1919-1939/Dai pionieri alla seconda guerra mondiale, su civ.tv (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2015).
- raccolta fotografie d'epoca, su picasaweb.google.com.
- alfredo panella, italian racer, su southsiders-mc.blogspot.com.
- www.motogalloni.it dove si possono reperire alcune informazioni sul periodo passato da Panella alla Galloni, su motogalloni.it.