Alfred Smedberg

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Alfred Smedberg nel 1920.

Alfred Smedberg (Väddåkra, 22 luglio 1850[1][2]Humla, 18 ottobre 1925[1][2][3]) è stato un insegnante e scrittore svedese di narrativa per ragazzi.

Ma come si arriva in montagna, chiese il figlio di Babbo Natale, illustrazione di John Bauer, del 1909.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque da Inga Britta Pettersdotter (1820–1907) e da Josef Smedberg (1819–90), contadino e in seguito membro del parlamento. Dal 1873 al 1877 studiò presso il seminario degli insegnanti della scuola elementare di Växjö, e nel 1878 prese il ruolo presso una scuola elementare a Norrköping, dove rimase fino al suo pensionamento nel 1910. Nel 1915 tornò nella fattoria dei suoi antenati a Väddåkra (Humla) assieme alla moglie Vendela Johansson (1858-1937) e a loro figlio.

Alfred Smedberg divenne uno scrittore famoso ai suoi tempi. A partire dal 1890 pubblicò numerose fiabe, poesie e disegni su riviste e libri. Il suo primo libro, Minnen från skogsroten, fu pubblicato nel 1906, mentre l'ultimo, Guldäplen på silvertråd, fu pubblicato postumo nel 1927. Una raccolta della sua produzione editoriale di fiabe, poesie e racconti, costituita da 515 numeri, furono pubblicate fino al 1925, anno della sua scomparsa.

Molte delle fiabe di Smedberg risalgono a storie popolari e leggende che raccontavano di elfi, troll, streghe e rapine nella foresta, che sentì e memorizzò durante la sua infanzia. La sua opera fu contraddistinta da una varità di temi come il patriottismo, l'umorismo e una forte religiosità. Il suo scritto più celebre, Tomtarnas julnatt (intitolato anche Midnatt råder o Tipp tapp), venne stampato per la prima volta sulla rivista per bambini Jultomten nel 1898. Molte delle sue storie vengon lette ancora oggi, alcune modificate per adattarsi a un pubblico più moderno.

Il fondo librario di Smedberg è conservato presso la biblioteca comunale di Borås. Nel 1992 è stata costituita la “Väddåkrastiftelsen för bevarande av Alfred Smedbergs”, un'associazione di promozione culturale della casa (oggi museo) dedicata alla scrittore svedese, situata ad Humla.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • 1912 – Branta stigar - korta berättelser ur livet;[4]
  • 1913 – Framåt och uppåt;[5]
  • 1915 – Lustigt folk - berättelser, skisser och kulturbilder;[6]
  • 1916 – Solljus och morgondagg - Sannsagor och äventyrshistorier berättade för de unga;[7]
  • 1917 – Från gamla goda tiden - berättelser ur livet;[8]
  • 1920 – Skatten i slottsmuren jämte andra berättelser för ungdom;[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Alfred Smedberg, su isfdb.org. URL consultato il 3 dicembre 2023.
  2. ^ a b (SV) Smedberg, Alfred, in Sveriges dödbok 1830–2020, Göteborg, Sveriges Släktforskarförbund, novembre 2021.
  3. ^ (SV) Sveriges Dödbok 1901–2009, Göteborg, Sveriges Släktforskarförbund, 2010.
  4. ^ (SV) Alfred Smedberg, Branta stigar: korta berättelser ur livet, Uppsala, Lindblad, 1912.
  5. ^ (SV) Alfred Smedberg, Framåt och uppåt, Uppsala, Lindblad, 1913.
  6. ^ (SV) Alfred Smedberg, Lustigt folk: berättelser, skisser och kulturbilder, Uppsala, Askerberg, 1915.
  7. ^ (SV) Alfred Smedberg, Solljus och morgondagg: Sannsagor och äventyrshistorier berättade för de unga, Uppsala, Lindblad, 1916.
  8. ^ (SV) Alfred Smedberg, Från gamla goda tiden: berättelser ur livet, Uppsala, Lindblad, 1917.
  9. ^ (SV) Alfred Smedberg, Skatten i slottsmuren jämte andra berättelser för ungdom, Uppsala, Lindblad, 1920.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (SV) Västgötalitteratur. Tidskrift utgiven av Föreningen för västgötalitteratur, 1984. Un numero speciale su Alfred Smedberg, con l'elenco completo delle opere.
  • (SV) Bengt Åhlén (a cura di), Smedberg, Alfred, in Svenskt författarlexikon (1900-1940), vol. 2, Stockholm, 1942.

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