Albert de Mun

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Albert de Mun

Adrien Albert Marie de Mun (Lumigny-Nesles-Ormeaux, 28 febbraio 1841Bordeaux, 6 ottobre 1914) è stato un militare e politico francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lontano discendente di Helvétius, si formò all'École spéciale militaire de Saint-Cyr, partecipò alla guerra franco-prussiana del 1870 come capitano di cavalleria, e fu fatto prigioniero. In Germania scoprì il movimento cattolico popolare, il partito della democrazia cristiana e la figura di Wilhelm Emmanuel von Ketteler, l'arcivescovo di Magonza iniziatore del cattolicesimo sociale.

Liberato, partecipò alla repressione della Comune di Parigi. Monarchico legittimista, fondò nel 1872 con René de la Tour du Pin, Félix de Roquefeuil-Cahuzac e Maurice Maignen i circoli operai cattolici e fu eletto nelle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale del febbraio 1876. Nel 1881 fu tra i fondatori della rivista L'Association catholique.

Nel 1883, dopo la morte del conte di Chambord, non credendo più alla possibilità di restaurare la monarchia dei Borboni, volle creare un partito cattolico, ma trovò l'opposizione di Papa Leone XIII, e abbandonò il progetto. Nel corso del dibattito sulla legge Waldeck-Rousseau, del marzo 1884, che autorizzava i sindacati, fece l'apologia delle corporazioni dell'Ancien Régime, né liberali, né socialisti.

Nel 1886 si oppose alla legge sull'esilio delle famiglie reali di Francia e fondò l'Association catholique de la jeunesse française. Fu sostenitore del generale Georges Boulanger e fu tra gli accusatori del maggiore Alfred Dreyfus e dello scrittore Émile Zola.

Dal 1892 si fece sostenitore della legittimità costituzionale della Repubblica, rompendo con i vecchi amici monarchici, e nelle elezioni del 1893 non fu rieletto. Con Jacques Piou fondò il partito della Droite constitutionnelle e fu eletto all'Assemblea Nazionale nelle elezioni parziali del 21 gennaio 1894.

Il 1º aprile 1897 fu eletto all'Académie française. Nel 1901 fondò con Jacques Piou l'Action Libérale Populaire, partito cattolico repubblicano, che si oppose alla legge di separazione tra Stato e Chiesa entrata in vigore in Francia nel 1905.

Dal 1910 si allontanò dai dibattiti politici. Fu comunque favorevole all'aumento delle spese militari e quando scoppiò la prima guerra mondiale fondò l'Opera dei confessori volontari. Invitato da Poincaré a Bordeaux, dove il governo si era trasferito, vi morì improvvisamente il 6 ottobre 1914.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alexandre-François de Mun Pierre Alexandre de Mun  
 
Marie Michelle Filhol de Caillavet  
Claude-Adrien de Mun  
Élisabeth Charlotte Helvétius Claude-Adrien Helvétius  
 
Anne-Catherine de Ligniville  
Adrien de Mun  
Wolfgang-Guillaume d'Ursel Charles d'Ursel  
 
Eleonore von Lobkowicz  
Emilie d'Ursel  
Flore d'Arenberg Charles Marie Raymond d'Arenberg  
 
Louise Marguerite de La Marck  
Albert de Mun  
Eugène Ferron de La Ferronnays Pierre Ferron de La Ferronnays  
 
Françoise-Renée Le Clerc  
Auguste Ferron de La Ferronnays  
Adélaïde Fournier Pierre Fournier  
 
Marie Dugast  
Eugénie Ferron de La Ferronnays  
Yves-Marie du Bouchet Louis du Bouchet  
 
Marguerite-Henriette Desmarets  
Albertine du Bouchet  
Marie-Françoise Lallemant Xavier Lallemant  
 
Marie-Angélique-Charlotte de Damas  
 

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Discours, 1888-1904
  • Contre la séparation, 1905
  • Ma vocation sociale: souvenirs de la fondation de l'Œuvre des cercles catholiques d'ouvriers, 1871-1875, 1908
  • Les Dernières heures du drapeau blanc, 1910
  • Combats d'hier et d'aujourd'hui, 1911
  • L'Heure décisive, 1913

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Jean Joly, Dictionnaire des parlementaires français. Notices biographiques sur les ministres, sénateurs et députés français de 1889 à 1940, Paris, PUF, 1960-1977
  • (FR) Philippe Levillain, Albert de Mun. Catholicisme français et catholicisme romain, du Syllabus au Ralliement, Rome, École française de Rome, 1983
  • (FR) Jacques Prévotat, Les Catholiques et l'Action française, Paris, Fayard, 2001 ISBN 2-213-60333-2

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN24605699 · ISNI (EN0000 0001 0879 2688 · BAV 495/92514 · LCCN (ENn83239594 · GND (DE118785346 · BNF (FRcb119172218 (data) · J9U (ENHE987007301605405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83239594