Albert Forster

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Albert Forster

Reichsstatthalter e Gauleiter della Prussia Occidentale
Durata mandato8 ottobre 1939 –
30 marzo 1945
Capo di StatoAdolf Hitler
Predecessorecarica istituita
Successorecarica abolita

Presidente di Stato della Città Libera di Danzica
Durata mandato23 agosto 1939 –
1º settembre 1939
PredecessoreArthur Greiser
(Presidente del Senato)
Successorecarica abolita

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
Albert Forster
Albert Forster con l'uniforme da SS-Gruppenführer
NascitaFürth, 26 luglio 1902
MorteVarsavia, 28 febbraio 1952
Cause della mortecondanna a morte mediante impiccagione
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Repubblica di Weimar
Germania (bandiera) Germania nazista
Forza armata Sturmabteilung
Schutzstaffel
UnitàPersönlicher Stab RfSS
Anni di servizio1923 - 1945
GradoSS-Obergruppenführer
GuerreSeconda guerra mondiale
DecorazioniCroce al merito di guerra di I Classe
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Albert Maria Forster (Fürth, 26 luglio 1902Varsavia, 28 febbraio 1952) è stato un politico e generale tedesco.

Forster frequentò il Ginnasio umanistico a Fürth, la sua città natale, dal 1912 al 1920. Divenne membro del Sturmabteilung locale nel 1923 e incontrò molti nazisti, tra cui Erich Ludendorff e Adolf Hitler, con i quali si alleò. Venne arrestato il 26 febbraio 1924 nella Corte di Monaco, dopo il colpo di stato di Hitler del novembre 1923. Nel 1930 fu eletto deputato al Reichstag e nell'ottobre dello stesso anno fu nominato Gauleiter della Città Libera di Danzica; assieme a Arthur Greiser portò alla crisi più profonda la questione della città di Danzica.

Il 10 agosto 1939 Forster aveva iniziato l'ultima fase della crisi, pronunciando un discorso davanti a 60.000 persone ed annunciando il prossimo ritorno di Danzica alla Germania; il giorno successivo accompagnò Carl Burckhardt, Alto Commissario di Danzica per la Società delle Nazioni, per un incontro con Hitler all'Obersalzberg. Il 1º settembre 1939, poche ore dopo l'inizio dell'invasione tedesca della Polonia, Forster inviò un telegramma di felicitazioni a Hitler, dove veniva scritto:

«Ringraziamo l'Altissimo che ha concesso al Führer la potenza e la possibilità di liberarci dalle catene del trattato di Versailles

Nel 1945 si rifugiò presso la zona d'occupazione britannica della Germania; successivamente, i britannici lo consegnarono alle autorità polacche, che lo processarono per crimini contro l'umanità. Recluso nella prigione Mokotów a Varsavia, nel 1948 venne riconosciuto colpevole e condannato a morte. Dopo la sentenza, presentò una domanda di grazia al presidente polacco August Zaleski, che il 21 febbraio 1952 la rifiutò; una settimana dopo, venne impiccato. La moglie di Forster, che aveva sentito il marito l'ultima volta nel 1949, non fu informata dell'esecuzione fino al 1954.

Insegna d'Oro del Partito Nazional Socialista dei Lavoratori Tedeschi - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di lungo servizio nel NSDAP (15 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di lungo servizio nel NSDAP (10 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Danzica di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra di II Classe con spade - nastrino per uniforme ordinaria
SS-Ehrenring[2] - nastrino per uniforme ordinaria
Spada d'onore delle SS[3] - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di lungo servizio nelle SS (12 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di lungo servizio nelle SS (8 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di lungo servizio nelle SS (4 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Gallone d'onore della vecchia guardia - nastrino per uniforme ordinaria
  • Laurence Rees, A Warning From History, foreword by Sir Ian Kershaw. New York, New Press, 1997. ISBN 1-56584-551-X
  • Herbert Levine, Local Authority and the SS State: The Conflict Over Population Policy in Danzig-West Prussia, 1939-1945. Central European History, 1973.
  • B.P.Boschesi - Il chi è della Seconda Guerra Mondiale - Mondadori Editore, 1975, Vol. I, p. 184

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Controllo di autoritàVIAF (EN37710397 · ISNI (EN0000 0001 0964 9250 · LCCN (ENn00041085 · GND (DE118684221 · BNF (FRcb13620432r (data) · J9U (ENHE987007261214505171