al-Nayrizi
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Abū l-ʿAbbās al-Faḍl ibn Ḥātim al-Nayrīzī, detto al-Nayrīzī (in arabo ﺍﺑﻮ ﺍﻟﻌﺒﺎﺱ ﺍﻟﻔﻀﻞ ﺑﻦ ﺣﺎﺗﻢ ﺍﻟﻨﻴﺮﻳﺰﻱ?; Nayrīz, 865 – 922), è stato un astronomo e matematico persiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Autore di un commentario sulla traduzione araba degli Elementi di Euclide approntata da al-Ḥajjāj b. Yūsuf b. Maṭar, tradotto poi in latino da Gherardo da Cremona. In esso egli conservò alcuni estratti di commentari di Erone di Alessandria e di Simplicio.
Sono andati perduti i suoi due suoi Zīj e un commentario dell'Almagesto di Claudio Tolomeo, ma sono sopravvissuti suoi studi sulla sfera armillare e sulle congiunzioni astrologiche.
Fu conosciuto in Occidente col nome di Anaritius.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fuat Sezgin, GAS, V, p. 283: VI, pp. 191-2; VII, pp. 156, 268-9.
- Lemma «al-Nayrīzī» (J. P. Hogendijk), su: The Encyclopaedia of Islam, new edition.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Al-Nayrizi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Al-Nayrizi, su ALCUIN, Università di Ratisbona.
- (EN) Al-Nayrizi, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.
- (AR) Il testo frammentario del Commentario di al-Nayrīzī su Euclide. PDF delle pagine scansionate del Codex Leidensis 399 (in arabo classico)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79255430 · ISNI (EN) 0000 0003 7400 2589 · BAV 495/56442 · CERL cnp00187986 · LCCN (EN) nr95002413 · GND (DE) 101243030 · BNE (ES) XX1033676 (data) · BNF (FR) cb15001512g (data) · J9U (EN, HE) 987007422916005171 |
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